CAPALBIO – «Grande soddisfazione per l’inaugurazione a Capalbio della residenza realizzata con la sinergia di tanti soggetti istituzionali, tra cui la Regione Toscana, che hanno coinvolto nel progetto tutte le famiglie del territorio delle Colline d’Albegna: Capalbio, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Monte Argentario, Pitigliano, Sorano con Orbetello Capofila» a parlare è il deputato Cosimo Maria Ferri, che definisce “Dopo di noi” una legge concreta per una collaborazione istituzionale diversa e a tutela dei più deboli.
«Desidero ringraziare l’Associazione “Oltre lo sguardo ONLUS” di Roma e la Cooperativa Sociale Co&so -“Giocolare” di Pontassieve – dice Ferri – che hanno sempre creduto in questo progetto e con grande umanità, determinazione hanno trovato la sensibilità giusta per portarlo avanti. Penso che in questo progetto sia stato molto importante il percorso intrapreso anche dalla Regione Toscana che ha erogato un importante finanziamento, ben 129.000,00 € per azioni a favore dell’utente natura gestionale e 32.250,00 € per spese infrastrutturali per un ammontare totale di 161.250,00 €»
«Sarà previsto inoltre anche un cofinanziamento da parte dei Comuni di 21.000,00 € – prosegue il deputato – voglio sottolineare la professionalità del personale dell’Ausl, dei tanti amministratori locali, delle istituzioni, dei volontari e la fiducia delle famiglie. E’ stato raggiunto l’obiettivo che il legislatore aveva fissato con la legge sul dopo di noi. Da qui si deve partire e occorre raccontare come si sia arrivati fino qui per coinvolgere nuove realtà e non far sentire sole le famiglie».
«Abbiamo aperta la strada ad una forma di collaborazione istituzionale diversa, non più fondata su mere intenzioni, ma su fatti concreti – conclude Ferri – programmi e progetti in risposta alle necessità degli utenti, e contribuzione immediata da parte dello Stato. Questo è un segnale importante. Un provvedimento ampio che rappresenta una prima risposta ai bisogni di tanti cittadini in difficoltà: non è la soluzione al problema, ma un segnale di vicinanza concreto dello Stato».