GAVORRANO – Prima di passare al lavoro difficile, ovvero quello di amministrare il Comune di Gavorrano, per il neo-eletto sindaco Andrea Biondi della lista Gavorrano Progressista è stato il momento dei festeggiamenti. La cena di inizio legislatura, molto partecipata, alla Casa del Popolo di Bagno di Gavorrano ieri sera, è stato il momento dei ringraziamenti e del rinnovamento delle promesse elettorali.
Durante il suo discorso Andrea Biondi ha raccontato i suoi primi giorni da primo cittadino, tra cui il primo incontro con il segretario comunale e la difficile scelta di quella che sarà la sua giunta nei prossimi cinque anni.
«Di una cosa sono certo – ha detto- o lavoriamo tutti insieme, anche i candidati della mia lista che non entreranno in giunta, l’opposizione, i cittadini, o tutto sarà molto difficile. E’ necessario un percorso partecipato e partecipativo, bisogna tornare a discutere e allontanare le polemiche. Infatti, chiedo alla mia giunta di allontanarsi dalle polemiche e di non rispondere perché questa sarà l’amministrazione che non guarderà più le divisioni politiche del passato ed è forse questo il motivo per cui abbiamo vinto. Durante la campagna elettorale abbiamo parlato solo di contenuti e mai risposto agli attacchi personali. Il nostro è sempre stato il progetto del “per” e ora dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare tutti insieme».
Ai margini dei festeggiamenti, Biondi ha fatto anche alcune riflessioni politiche. «Il mio – ha sottolineato- sarà un mandato delle “porte aperte” e le divisioni politiche per me fanno parte del passato. Voglio parlare con tutti, confrontarmi e discutere. L’ho detto fin dall’inizio, e anche se non sono riuscito prima delle elezioni, la mia idea è sempre quella di unire il centrosinistra di Gavorrano. Vedremo nei prossimi anni. Spero che sarà possibile. La politica –ha proseguito- deve riguadagnarsi e meritare la fiducia dei cittadini e questo sarà uno dei miei compiti. Sono perfettamente consapevole che sono stato votato dal 38 per cento di un 60 per cento di votanti e questo significa che bisogna spingere verso un rilancio sociale di questa comunità. Tutto questo dipenderà anche dall’opposizione con la quale spero di lavorare in modo costruttivo».
Che per il futuro di Gavorrano non bastano le buone intenzioni, lo sa bene anche il nuovo sindaco. «A Gavorrano –ha detto- in questo momento ruota tutto intorno al bilancio, la situazione è molto complessa e purtroppo non ci sono soldi per niente. Bisognerà lavorare seriamente ed essere consapevoli che, prima di poter dare delle risposte importanti, ci passerà del tempo, ma sono al lavoro già dal primo giorno. Sarò un sindaco a tempo pieno e credo che farò molti straordinari».
Alla serata hanno partecipato anche Leonardo Marras, capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, Gesuè Ariganello, segretario Pd provinciale e gli esponenti del Pd provinciale e locale a cominciare da Fabrizio Tonini, segretario del Pd Gavorrano.