GROSSETO – Due Comuni al centrodestra, un Comune al centrosinistra e un Comune alle liste civiche. I numeri di questa tornata elettorale in Maremma regalano un quadro piuttosto chiaro. In assenza del Movimento 5 Stelle che non ha partecipato alla “gara” (nei quattro Comuni al voto non erano presenti liste pentastellate), tutti gli occhi erano puntato sulla sfida tra centrodestra e centrosinistra. Una sfida che a prima vista ha premiato il centrodestra, risultato vincitore in due Comuni su quattro con la bella affermazione di Diego Cinelli a Magliano in Toscana, dove già governava prima del commissariamento di una anno fa, e la “riconquista” del Comune amiatino di Semproniano con Luciano Petrucci.
Una “vittoria” che rimane però azzoppata dalla sconfitta pesante subita all’Argentario, dove tutti i pronostici davano favorita la vice sindaca uscente del centrodestra Priscilla Schiano. Sconfitta pesante, perché inattesa, e perché Monte Argentario ha un peso specifico diverso rispetto ad altri Comuni: è il quarto Comune per abitanti della provincia (dopo Grosseto, Follonica, Orbetello) ed è uno dei più importanti sia sul piano economico che dell’immagine. L’affermazione di Franco Borghini con la sua Proposta Comune ha frenato dunque il centrodestra che per la prima volta dalla vittoria di Antonfrancesco Vivarelli Colonna (nel 2016 a Grosseto) vede arrestare quell’onda lunga che aveva portato alla conquista di Orbetello e Roccalbegna (nel 2016), Campagnatico e Manciano nel 2017.
Il centrosinistra si consola con Gavorrano, dove la vittoria di Andrea Biondi conferma la vocazione da “roccaforte” del Comune minerario, e lancia un nuovo modello di alleanza alternativo al centrodestra, con il Pd che prende forza dalla società civile e viceversa. Un modello che forse potrebbe tornare utile al centrosinistra anche nel 2019, quando in Maremma andranno al voto molto Comuni, a cominciare da quelli delle Colline Metallifere che per storia, tradizioni e politica sono affini a Gavorrano.