GAVORRANO – «Siamo arrivati alla chiusura di questa campagna elettorale, che definirei, ed uso un eufemismo, “singolare”». Elisabetta Iacomelli, candidato sindaco del comune di Gavorrano, si rivolge agli elettori e attacca gli ex alleati. «Per me comunque si chiude un ciclo, l’alleanza che mi ha sostenuto nelle elezioni del 2013 è implosa per l’arrogante atteggiamento di una parte politica e del loro candidato che è entrato a gamba tesa in una realtà politica di per sé complessa, calpestando, distruggendo tutto ciò che poteva ostacolare le sue più intime aspirazioni».
«Io ho sempre creduto che in politica così come nella vita quotidiana ci debba essere un valore fondamentale intorno a cui devono muoversi tutti i rapporti, e questo è il rispetto a cui tutti, amministratori e non, devono guardare. I candidati che mi hanno accompagnato in questa avventura hanno interpretato alla perfezione lo spirito che mi ha spinto a proporre questa candidatura, non abbiamo usato i social per offendere e denigrare, non abbaiamo impostato i nostri incontri attribuendo ad altri responsabilità che non abbiamo saputo affrontare. Noi abbiamo proposto, fatto conoscere, diffuso idee e progetti».
«Sarebbe stato semplice per me far emergere la debolezza degli attuali amministratori, candidati in blocco nella lista PD – prosegue Iacomelli -; consiglieri che non sono stati in grado nemmeno di confrontarsi con il Sindaco, affidando agli organi di stampa le loro indecisioni, come possono oggi pensare di essere pronti a tutelare gli interessi dei cittadini? Forse leggendo comunicati scritti da altri, o fuggendo da qualsiasi riunione pubblica. Chi ha memoria sa che pochi sono stati gli amministratori attuali che hanno partecipato agli incontri, al dibattito pubblico, alle assemblee per la scuola, alle assemblee per i migranti….per gli uffici postali per le banche: queste riunioni hanno visto due soli punti fermi, il Sindaco e l’assessore Tutini, per non parlare poi della politica…».
«E’ stata una legislatura molto dura, nella quale ho voluto rispettare con forza l’impegno preso con i cittadini, assicurare stabilità ad un ente fortemente provato, minato dalle guerre tra fazioni rivali. Se al governo del Comune ci fosse stata una figura più istintiva, molto probabilmente oggi Gavorrano sarebbe di nuovo commissariato, ho cercato, con la dialettica ed il ragionamento di far rientrare atteggiamenti deleteri, di arginare i sobillatori, ma credetemi sono figure che si ripresentano costantemente».
«Coloro che oggi si riempiono la bocca con i percorsi associativi, le unioni, le fusioni, ieri hanno fortemente ostacolato questi iter, finendo anche per spaccarsi in Consiglio Comunale anzi peggio non hanno partecipato – continua -! In questi giorni ho ripercorso insieme ai miei candidati alcune tappe fondamentali del mio lavoro, sono tornata a visitare Sfera, ho ripensato a coloro che hanno sempre avversato il progetto, ho scelto di dare fiducia ad un giovane imprenditore che con un team di ragazzi capaci e determinati è riuscito a realizzare un progetto innovativo, a creare posti di lavoro, tanti, ed oggi questo non è così frequente. Sono tornata a casa Maiani, il mio ultimo atto è stato proprio quello di approvare il progetto tecnico per l’ampliamento, della struttura, secondo il volere del professor Maiani».
«Ho portato i miei ragazzi al Teatro delle Rocce, anche quest’anno ho assicurato un cartellone di tutto rispetto, con grandi eventi, insieme agli uffici abbiamo fatto un lavoro egregio per intercettare risorse, ho visto pozzo Roma, che vede finalmente assicurate le risorse per la progettazione. Io sono quella che vedete, una persona onesta che non ama battere i pugni sul tavolo per farsi ascoltare, a cui non piace urlare perché credo che chi urla ha sempre torto e mai ragione, perché voglio raggiungere i miei obbiettivi con la gentilezza ed il rispetto. E’ così che ho imposto a Giunta e Consiglio di lavorare fino all’ultimo giorno. Vorrei avere la possibilità di continuare i tanti progetti che ho intrapreso, se oggi questo ente ha ancora una possibilità è perché i Sindaco uscente ha instancabilmente operato per chiudere i bilanci, per assicurare i servizi per risolvere quotidianamente tutte le criticità che si sono presentate».
«Ho fatto l’assessore al bilancio, al sociale, ai tributi all’edilizia, tutto per assicurare continuità e stabilità, questo è un mestiere che fagocita, l’ente locale non è una multinazionale, non vendi e non acquisti, operi esclusivamente per il bene della comunità che amministri. Abbiamo fatto quanto è stato possibile, forse si poteva fare meglio, ma non di più. Per chiudere voglio condividere un ricordo, l’ultimo dibattito che ha visto il confronto tra i candidati Sindaco su un tema delicato quale il riutilizzo dei gessi, voglio fare una valutazione a distanza di qualche giorno, è vero che ci sono state delle ingenuità nell’organizzazione, ma questo non giustifica l’episodio di aggressività verbale e non solo, sviluppata nei confronti dei tecnici relatori e del Presidente del Comitato Bruna. Ritorno al rispetto che prima ho ricordato e voglio chiudere con una frase di Sandro Pertini: Io combatto la Tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu la tua idea la possa esprimere sempre». Conclude.