GROSSETO – «L’Ordine professionale dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri, nel nostro ordinamento, ha un ruolo di ente ausiliario dello Stato e pertanto come tale deve attenersi alla Costituzione della Repubblica. Nella Carta, fra i principi fondamentali, particolare valore per l’Ordine dei medici ha l’articolo 3: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Non meno importante, poi, l’articolo 7: ‘Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani’» questa la premessa dei coordinatori di Sinistra Italiana, Marco Sabatini e Daniela Lastri, che intervengono poi sull’evento formativo organizzato dall’Ordine dei Medici di Grosseto, criticandone scelte e contenuti.
«Fatte queste doverose premesse – chiariscono i due coordinatori – siamo rimasti perplessi di fronte ad un evento “formativo” in programma sabato e promosso dall’Ordine dei Medici di Grosseto avente come tema “La questione gender: una sfida antropologica” tra i cui relatori figura un solo punto di vista in contrasto con la laicità dello Stato. Tra i relatori vi sono diverse personalità note per le loro posizioni contro aborto, pillola del giorno dopo e, in ultimo, legge sul biotestamento».
«È curioso come un Ordine professionale – proseguono Lastri e Sabatini – che ripetiamo, deve rispettare le leggi dello Stato e al suo interno ha un codice deontologico chiaro in merito alla imparzialità su questioni etiche, decida di schierarsi apertamente facendosi da apripista a posizioni conservatrici. Oggi il tema è quello del gender, verso cui l’attenzione è generalmente bassa nella popolazione, ci chiediamo però se non sia questo il cavallo di Troia per (ri)portare altre questioni nell’ambito dello Stato laico quale quello italiano».
«Sarebbe utile che il presidente dell’Ordine dei Medici, dottor Madonna, e il Consiglio tutto, si esprimessero apertamente sui motivi di una scelta che riteniamo quanto meno bizzarra nel modo di affrontarla, anche e soprattutto perché senza contraddittorio – conclude Sinistra Italiana – Chiediamo poi, sempre al dottor Madonna, se siano ‘normali’ gli adempimenti ECM (Formazione continua in Medicina) per una iniziativa che se avesse avuto il carattere di dibattito non andava accreditata in tal senso. Restiamo in attesa di spiegazioni».