GROSSETO – 140 arresti, 1.616 denunce, 44 chili di droga tra cocaina, eroina, hashish, e marijuana e due piantagioni di 270 piante di droga tra Roccalbegna e Sorano. 64.565 persone controllate su 45.908 veicoli. Sono i dati di un anno di attività da parte dei Carabinieri del comando provinciale.
Nel corso dell’ultimo anno (dal 6 giugno 2017 ad oggi) sono state effettuate circa 130.000 chiamate al 112. Gli accessi alle 38 caserme dei Carabinieri della provincia di Grosseto sono stati invece oltre 37.000
La capillare distribuzione sul territorio dell’Arma continua ad essere cifra distintiva dell’Istituzione: essa ci consente di svolgere al meglio il servizio di prossimità al cittadino, intercettandone le esigenze e fornendogli risposte che, sebbene non sempre risolutive, consentono tuttavia di prendere in carico il problema laddove sorge. Un modello organizzativo che ha portato l’Arma negli ultimi 12 mesi a procedere per l’ 82% dei reati commessi in provincia.
Considerevole è stato l’impegno dell’Arma nel mantenimento dell’Ordine Pubblico, non solo con la Polizia di Stato e le altre FFPP nelle grandi manifestazioni che pure hanno interessato Grosseto ma anche, e più spesso, negli eventi che animano tutti i comuni della provincia: un impegno complessivo di più di 1.800 carabinieri nel corso dell’anno.
Rispetto al contrasto alle manifestazioni criminali registrate nel nostro territorio, che ha portato nell’anno all’arresto di 140 persone (in flagranza o in esecuzioni di misure) e alla denuncia di 1616 a piede libero, vorrei brevemente soffermarmi, in particolare, su due fenomeni.
In primo luogo sulla violenza di genere, quella che vede come vittime le donne. Maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni personali. Un fenomeno che anche i nostri sensori rilevano in aumento nella nostra provincia, rispetto al quale l’Arma si è ulteriormente strutturata con uno sforzo organizzativo. A livello provinciale, infatti, abbiamo predisposto non solo un protocollo di primo intervento per le pattuglie che intervengono nell’immediatezza, ma abbiamo anche disegnato una front line con personale specializzato nel raccogliere le denunce a livello comando intermedio e una cabina di regia a livello Nucleo Investigativo provinciale, in collegamento funzionale con la Sezione Atti Persecutori del Reparto di Analisi Criminale del Ra.CIS di Roma. Un’attenzione al fenomeno alla quale contribuisce la presenza della sala per l’audizione protetta costituita qualche anno fa proprio in questa caserma grazie alla sinergia con il Soroptimist club International.
Altro fronte sul quale abbiamo investito ingenti energie è stato il contrasto allo spaccio e alla diffusione degli stupefacenti, spesso gestito da cittadini extracomunitari non in regola con la normativa sul soggiorno che svolgono le loro illecite attività nelle pinete o nel centro del capoluogo. Uno sforzo ingente e costante il nostro, che ha portato a più di 100 fra arresti e denunce, nonché all’identificazione e all’avvio del procedimento per l’espulsione a carico di oltre 70 soggetti.
Diverse sono state le operazioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza che hanno visto protagonista l’Arma, come vedremo tra breve con la consegna di ricompense: fra tutte ricordiamo quella che ha portato all’arresto di tre soggetti a Follonica per estorsione aggravata dal metodo mafioso, grazie allo sforzo investigativo prodotto con il sinergico contributo della Guardia di Finanza. Un’attenzione, quella sulla cittadina del golfo, che rimane da parte nostra, e non da oggi, altissima.
L’impegno istituzionale non si è esaurito, tuttavia, con l’attività di contrasto alla criminalità, ma si è esteso anche all’imprescindibile settore dell’educazione alla legalità. Al riguardo abbiamo proseguito i nostri incontri periodici con gli studenti (più di 2.000 appartenenti a 43 istituti).
Non solo ai giovani abbiamo rivolto le nostre attenzioni, ma anche agli anziani. Vittime spesso, anche nella nostra provincia, di odiosi e vili tentativi di raggiro. Sebbene il fenomeno delle truffe alle persone anziane abbia fatto segnare un netto decremento, esso rimane presente sul territorio. Abbiamo, con l’ausilio di numerosi comuni (13, i più recenti Orbetello e Monte Argentario), promosso la stampa di materiale informativo a fini preventivi, organizzando una serie di incontri con il coinvolgimento di quasi 2.000 anziani che proseguiranno e, anzi, si intensificheranno, anche nel prossimo futuro.