GROSSETO – Cento partecipanti hanno affrontato la terza edizione della MareVettaMare. Da Marina, quartier generale al Bagno Rosmarina, alla vetta Amiata e ritorno per gli amatori che hanno scelto il percorso più duro, quello di 199 chilometri. Ma c’è anche chi ha deciso di cimentarsi nel percorso corto, “solo” 130 chilometri senza le asperità più dura. Pochi, per la verità. “In effetti dobbiamo dire che la larga maggioranza del gruppo ha scelto il lungo – afferma Paolo Tontoranelli, presidente dell’associazione MareVettaMare, organizzatrice dell’evento con la collaborazione della lega ciclismo Uisp – e questo ci ha un po’ stupito. Per il resto il bilancio è positivo, anche se l’organizzazione di una manifestazione di triathlon nella stessa giornata certo non ci ha aiutato. Per far crescere questo territorio anche attraverso il turismo sportivo servirebbero maggiori contatti e collaborazione tra noi organizzatori”.
Fa ben sperare per il futuro, invece, la presenze di un nutrito gruppo di partecipanti da fuori provincia. “Circa la metà – afferma – questo sicuramente è un dato incoraggiante. Ci auspichiamo di crescere ancora nelle prossime edizione e ci fa piacere aver ricevuto elogi per i tracciati e per i ristori”.