GROSSETO – Ci sono storie e sentimenti che vanno oltre l’avvenimento sportivo. Richiamano emozioni, affetti indelebili, destini strazianti. La ASD Scansano, da sempre sensibile alle vicende umane, quest’anno dedicherà la tradizionale Coppa Scansano, riservata ai bambini dei Primi calci (nati nel 2009-2010) a Paolo Di Giorgio, un giovane pugliese morto dieci anni fa in un incidente d’auto sul Raccordo anulare di Roma mentre stava effettuando il servizio militare.
Una tragedia che ha segnato tutta la famiglia e il paese di Grumo Appula, al punto che il fratello Vito, calciatore professionista che ha militato anche nella Carrarese, ha interrotto bruscamente la carriera per riavvicinarsi ai genitori e alla sorella. “Dopo la morte di mio fratello non ce la facevo piu’ a tenere dietro ad un impegno professionale lontano dalla famiglia”, racconta Vito, che ha fondato con mamma e papà una società di calcio nel ricordo di Paolo: da anni offre un’opportunità di crescita non solo sportiva a piu’ di cento ragazzi della zona. Tutto o quasi fatto in casa, con entusiasmo: oggi a presiederla è la moglie di Vito, Maria Francesca. A Scansano lui è conosciuto e apprezzato da diversi anni non solo come tecnico: è venuto la prima volta coi suoi ragazzi ed è tornato spesso, anche perché ha trovato molti amici fuori dal campo di calcio. Insomma, tra la Paolo Di Giorgio e lo Scansano è nato un gemellaggio, una solidarietà molto sentita nella cittadina.
Sabato e domenica Vito sarà qui per il torneo che vedrà impegnate diverse società della Toscana e del Lazio. Con lui anche i genitori Nicola e Agnese e la moglie. La Paolo Di Giorgio svolge attività esclusivamente nel settore giovanile ed è affiliata al Bari. Vito, con competenza ed entusiasmo sta crescendo come tecnico. Sicuramente potrà ambire a traguardi professionali di rilievo. Ma non tralascerà mai l’impegno con la società che porta il nome del fratello.