GROSSETO – «L’equilibristico bilancio consuntivo 2017 approvato dalla maggioranza del Consiglio comunale di Grosseto lancia sicuramente segnali di allarme. Salta subito agli occhi, scorrendo la relazione dei revisori contabili, il colossale peggioramento del risultato di gestione rispetto al 2016: da 24 milioni in positivo saltiamo a ben 10 milioni in negativo. Sebbene tale risultato sia in parte dovuto ai nuovi principi contabili, l’enorme differenza ci obbliga a ricordare che l’equilibrio economico è un risultato essenziale per la salute del nostro comune». A denunciare il “buco” di bilancio è il gruppo consiliare del Partito democaratico e il gruppo della Lista Mascagni.
«A tale proposito è evidente che la causa sia anche uno scarso impegno nella riscossione dei crediti, soppiantato da un cronico e poco responsabile ricorso alle anticipazioni di tesoreria. Ad esempio nella riscossione dei residui, dove la Corte dei Conti ha sollecitato ad una riduzione di quelli “vetusti”. L’osservatore distratto, o quello ingannato da selfie e video del sindaco, potrebbe pensare che tali difficoltà di bilancio siano dovute agli investimenti nelle opere pubbliche che in questi mesi stanno vedendo la luce nel nostro Comune».
«Ma le cose non stanno così. Infatti il ponte ciclopedonale sull’Ombrone, che presto verrà inaugurato dalla Giunta, è stato finanziato dalla precedente amministrazione (ed in parte significativa dalla Regione). Lo stesso è per la piazza della stazione, che è stata ristrutturata con soldi stanziati a bilancio negli anni scorsi (ed anche qui con un contributo significativo della Regione); l’unico merito che ha l’attuale amministrazione è averla lasciata incompleta, abbandonando al suo destino, e al degrado, l’area originariamente destinata alla nuova sede dell’Acquedotto del Fiora».
«Ancora, il Comune non ha alcun merito finanziario nell’abbattimento delle terme di Roselle: qui i soldi sono del Governo; così come statali, e precisamente del bando periferie, sono le risorse per la ristrutturazione del Poggio sempre a Roselle e per la rete di piste ciclabili che collegheranno il parco archeologico di Roselle al parco della Maremma attraverso il ponte ciclopedonale sull’Ombrone. Insomma, nessuna di queste opere che cambieranno il volto della città sono frutto del bilancio comunale di questi ultimi due anni. E del resto, gli ultimi piani delle opere pubbliche approvati dalla maggioranza stanno lì a dimostrarlo: meno risorse per le manutenzione delle strade, meno stanziamenti per le opere pubbliche; quelle che si realizzano attingono da risorse stanziate nei precedenti bilanci, o da fondi regionali o statali».
«Una considerazione a parte meriterebbe poi il modo con cui si utilizzano i proventi per le contravvenzioni al Codice della strada; sempre minore è la percentuale destinata alla manutenzione delle strade».
«Ed i risultati si vedono. Va invece dato atto che il Comune investe molto di più la manutenzione ed il taglio del verde pubblico: € 1.000.000 + IVA all’anno che vengono versati a Sistema; in precedenza la società in house del Comune effettuava il servizio per “soli” € 750.000. Qui il problema è un altro: i risultati di tale importante investimento non si vedono. Altro problema, che si riflette sul bilancio, è la questione del PEEP Pizzetti. Il Comune ha saldato quando dovuto ai proprietari delle aree ma ha recuperato ben poco da cooperative ed assegnatari. L’inerzia costa al Comune ed ai cittadini almeno 60.000 euro all’anno di interessi passivi. Qui si deve registrare un fatto singolare. Il Sindaco e la sua maggioranza si erano impegnati a risolvere la situazione venendo incontro alle famiglie assegnatarie; in modo particolare, in queste promesse si era speso l’ass. Rossi che – per una sorta di legge del contrappasso – ha ricevuto proprio la delega alle aree PEEP ed ha già annunciato che procederà a riscuotere quando dovuto dalle famiglie».
«E così il sindaco ed il suo assessore disattenderanno non solo le promesse miracolistiche elargite in campagna elettorale, ma ignoreranno anche le più modeste (ma realistiche) proposte avanzate a più riprese dall’opposizione per mitigare il gli oneri economici gravanti sulle famiglie colpite da questa vicenda. Ci sarebbe dunque da lavorare sodo, ma la sensazione è che nella “giunta dei selfie” si dia molta attenzione all’immagine e poca alla sostanza: il bilancio comunale è la base su cui si poggia e cresce la nostra città, va da sé che un equilibrio precario equivarrebbe a risultati disastrosi».