GAVORRANO – Giulio Querci risponde a Patrizia Scapin e alla lista Movimento Gavorrano Movimento Bene Comune. Dopo gli attacchi dei giorni scorsi, l’ex vicesindaco candidato per “Gavorrano Progressista” replica condannando i toni utilizzati nei suoi confronti.
«Sprezzanti e sorprendenti le dichiarazioni che ho sentito nei miei confronti da parte della candidata a sindaco Patrizia Scapin – scrive Querci -. Soprattutto se si pensa che la sua parte politica mi ha cercato fino a 2 mesi fa per tentare la creazione di una lista. Altrettanto apprezzabile, invece, l’ affetto e l’ amicizia, che in molti mi hanno voluto far sentire, attestati di stima anche provenienti da un mondo politico lontano da me, questo mi ha colpito».
«Sulla Fiesolana, l’argomento preso a pretesto dal Movimento Gavorrano Bene Comune per portarmi questo scomposto attacco, ritengo che l’unica imprudenza che mi può essere contestata è quella di averci messo la faccia, di aver cercato le soluzioni possibili in una questione complicata e difficilissima che ha visto prima la malafede e successivamente il fallimento del costruttore».
«Nonostante ciò l’impegno non è mai mancato mentre è difficile riconoscere proposte fatte dall’opposizione, di cui la Scapin faceva parte, preferendo disertare i consigli comunali così da sottrarsi al confronto esprimendo la propria inefficienza ed incompetenza amministrativa. E’ inoltre singolare che la Scapin nel suo incoerente attacco alla mia persona e al mio partito di appartenenza voglia dare lezioni di etica. Gli elettori di certo non scordano il suo percorso, infatti prima si avvicina alla Sinistra, poi nel 1994 la troviamo candidata a sindaco per il centrodestra ricoprendone successivamente dal 1994 al 1999 il ruolo di capogruppo, sino a quando nel 2013, non si sa bene su quale via, rimanesse folgorata di nuovo dalla sinistra».
«Consigli comunali dove Scapin è riuscita a dimostrare solo la sua impreparazione amministrativa. Un bel percorso di contraddizione il suo che oggi per una momentanea ed effimera visibilità la fa risplendere in tutta la sua incoerenza. Alla Scapin, ma a tutto il movimento Gavorrano Bene Comune vorrei dire che continuando così si calpestano storie, sensibilità e rapporti umani, si fanno saltare con violenza e menefreghismo le regole che vorrebbero il rispetto degli avversari e che gli elettori ci chiedono nauseati come sono di veleni e polemiche».