SANTA FIORA – «Poste Italiane ha informato il Comune di Santa Fiora della scelta unilaterale di riorganizzazione del servizio di distribuzione della corrispondenza». È il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi ad affermarlo «Le nuove modalità illustrate prevedono la consegna a giorni alterni dal lunedì al venerdì su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana – martedì e giovedì in quella successiva) così come la raccolta degli invii dalle cassette postali che sarà effettuata con la medesima frequenza».
«Questa decisione, determinata da un calo di volumi della posta di circa il 40% e con l’obiettivo di migliorare i processi di lavorazione, è stata avviata già a partire dal mese di febbraio 2017 e progressivamente estesa a tutto il territorio nazionale – prosegue Balocchi -. Nello stesso tempo Poste Italiane prevede di rafforzare la consegna di pacchi postali, la cui richiesta è in forte crescita, e di altri servizi ai cittadini potenziando in tal senso gli Uffici Postali esistenti e abbandonando così la politica di chiusura di molti Uffici Postali attuata nel recente passato. Il Comune di Santa Fiora ha ribadito la sua ferma contrarietà alle decisioni illustrate dai rappresentanti di Poste Italiane».
«Il servizio postale ha per sue caratteristiche – ha affermato Federico Balocchi – un valore sociale straordinario nel già minimo sistema a supporto delle comunità che vivono nei paesi. Intervenire in questa fragile struttura tagliando servizi favorisce lo spopolamento e l’impoverimento delle aree interne dell’Italia. Santa Fiora richiede un inversione di tendenza, lo chiede a Poste, alla Regione Toscana e al Governo. Oggi più che mai non sono opportuni i tagli ma il potenziamento dei servizi periferici e, per questo, saluta favorevolmente l’annunciato rinnovamento e restyling degli Uffici Postali ad oggi presenti nel Comune, non più consoni alle esigenze della popolazione e dello sviluppo anche turistico del territorio».
«Il nostro diniego alle scelte di Poste – continua il sindaco – è coerente con una visione di sviluppo che non crei in Italia discriminazioni tra comunità più piccole e più grandi. Il Comune aprirà per questo una vertenza contro Poste chiamando a raccolta innanzitutto tutti i Comuni dell’Amiata pronto ad allargarla ai Comuni italiani sotto i 5000 abitanti al fine di valutare se vi siano i presupposti per un’eventuale azione legale utile a garantire un servizio puntuale di consegna della corrispondenza anche nei territori come i nostri».