GAVORRANO – Sarà presentato questa sera al cinema Roma di Bagno di Gavorrano il programma elettorale della lista “Gavorrano progressista”, un programma che punta a uno sviluppo sostenibile a 360 gradi. Tramite interventi mirati e la volontà di affrontare le tematiche da un punto di vista territoriale e non solo comunale, negli ambiti di lavoro, salute, cultura e turismo, il candidato Sindaco Andrea Biondi vuole portare Gavorrano fuori dalla grave crisi economica e sociale in cui versa.
«Questa comunità – dice convinto il candidato sindaco- si alzerà insieme all’amministrazione oppure non si alzerà più».
Un polo culturale agli ex-Bagnetti che include un festival del Teatro delle Rocce rivisto e valorizzato, la realizzazione di un’isola ecologica con relativa ottimizzazione della raccolta differenziata, un impianto fotovoltaico ai bacini San Giovanni, il Mercato della Terra, un turismo strategico nell’ambito della Maremma zona nord, la realizzazione della Casa della salute, più sicurezza, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la razionalizzazione del numero dei richiedenti asilo attraverso l’adesione al progetto Sprar, sono solo alcune delle proposte della lista Gavorrano Progressista che verranno affrontate nell’incontro pubblico di questa sera.
Biondi parla di uno sviluppo che dev’essere sostenibile con azioni di stampo ecologico, economico, sociale, culturale e che apre la strada verso l’unione con i comuni limitrofi ««Non ho la bacchetta magica –dice- e sarà un processo lungo, ma bisogna gettare le basi affinché avvenga. E’ un dato di fatto che i comuni sotto i 10mila abitanti da soli non ce la possono fare».
E’ innegabile, però, che sono i gessi rossi l’argomento centrale di questa campagna elettorale 2018 e anche Andrea Biondi non si astiene a ribadire il suo punto di vista, nonostante affermi di «trovare strano che siano diventati oggetto di campagna elettorale».
«Anche noi –spiega- siamo preoccupati degli ultimi dati che risultano fuori norma e questo ci spinge a chiedere nuove analisi dalle autorità competenti ma togliamoci dalla testa che sia il Comune di Gavorrano a dire sì o no ai gessi rossi. Gavorrano deve stare al tavolo di discussione e cercare di portare avanti una posizione attenta perché la salute pubblica sia tutelata, ma respingo anche le teorie di un superamento del polo chimico. Non credo proprio che questo territorio si posa sviluppare in assenza del polo industriale. Il polo chimico ci deve essere perché la monoeconomia non è mai la strada giusta e in un contesto di sviluppo sostenibile, economia e ambiente non si escludono».
«Vogliamo discutere con le istituzioni –ribadisce- per una soluzione che sia al cento per cento sicura per la salute pubblica, quella sta al primo posto. E’ per questo che non prendiamo posizioni al momento. Su cosa le dovremmo prendere? La Venator deve prima presentare dei progetti su fattibilità e impatto ambientale e sarà su questi che le istituzioni si dovranno esprimere. Mi sorprende leggere di posizioni di altri candidati che hanno già delle certezze assolute. Per quanto mi riguarda, mi affido alle istituzioni e a loro porto le mie preoccupazioni. Vorrei fare anche un appello al senso di responsabilità a tutto il territorio. I sindaci vicini devono smetterla di fare finta di niente e di prendere posizioni facili, perché il prossimo anno si vota. Qui c’è da mettersi al tavolo e capire dove questo territorio vuole andare, anche su questioni scottanti. I gessi rossi non sono un argomento di campagna elettorale per rastrellare un po’ di voti».