GROSSETO – «Le toppe sulle buche sono ordinaria manutenzione». A parlere è il Pd che prosegue: «Era prevedibile che le idee, i progetti e le risorse finanziarie che hanno permesso al sindaco Vivarelli Colonna quel minimo di operatività finora dimostrata, frutto del lavoro della precedente amministrazione, prima o poi sarebbero terminati. Dalla demolizione dell’ edificio ex terme di Roselle al ponte sull’Ombrone, fino alle piste ciclabili ancora da realizzare».
«Tutti interventi, è bene ricordarlo, figli di altra Amministrazione che non testimoniano le effettive capacità amministrative di questo sindaco, obbligato per dovere istituzionale e di bilancio, a portare a termine opere non pensate, né tantomeno programmate dalla sua Giunta».
«E adesso? Adesso siamo tutti in trepida attesa di vedere quali saranno, nelle sue intenzioni, i programmi futuri per lo sviluppo della nostra città, questa volta tutte da pensare, progettare e finanziare in totale autonomia da parte dell’attuale Giunta e senza ricorrere al lavoro svolto da altri. Certo è che se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse non sono delle migliori. L’evidente stato di abbandono e di degrado urbano in cui versa la città, frazioni comprese, costituisce un campanello di allarme importante se a distanza di due anni dell’insediamento di questa Amministrazione, quel cambiamento della città tanto sbandierato durante la campagna elettorale, ancora nessuno lo ha visto». Afferma il segretario di Circolo Giuseppe Conti.
«Proprio in questi giorni il nostro sindaco si è prodigato nel goffo tentativo di riabilitare l’attività e l’immagine del suo Assessore ai lavori pubblici Riccardo Megale, sempre più oggetto di critiche ed in calo di consensi per le pessime condizioni manutentive e strutturali di strade, parchi e verde pubblico. Il primo cittadino questa volta arrampicandosi sugli specchi ha optato per una variante allo strumento a lui tanto caro del selfie individuale, ormai visto e rivisto in tutte le salse, sostituendolo con il neonato selfie di coppia. Ed è proprio con il selfie di coppia Vivarelli-Megale, che è stato presentato in questi giorni Il “Piano Buche”, che sarebbe più corretto chiamare “Piano ci sono le Buche”, lo strumento talmente innovativo che soltanto il Sindaco sembra non essersi accorto che da secoli i quasi 9000 comuni di Italia lo applicano, chiamandolo per quello che è, semplici interventi di manutenzione ordinaria».
«Triste a dirsi ma questa è la situazione – prosegue -. Atti dovuti come la manutenzione delle strade che fanno parte della normale amministrazione di una città, proposte come interventi unici ed esemplari. Il sindaco inaugura le toppe di asfalto fatte nelle strade come fossero grandi opere pubbliche, dimostrando di non avere argomenti e idee in grado di cambiare in meglio la nostra città. E’ questo che ci dobbiamo aspettare nei prossimi anni? Ci dovremmo accontentare di sporadici interventi manutentivi localizzati senza logica e in poche aree cittadine? Che un Comune capoluogo di Provincia di oltre 80.000 abitanti si debba ridurre a proporre, e anche male, la sola manutenzione alle infrastrutture esistenti senza avere una chiara visione di insieme dello sviluppo futuro della città, è politicamente imbarazzante se non inaccettabile».
Sindaco Vivarelli Colonna, vivere di rendita grazie alle idee altrui, adesso non è più possibile. I progetti e le risorse economiche ereditate, adesso stanno terminando. Inizi a fare il sindaco in piena autonomia e ci faccia capire come sarà la Grosseto del futuro secondo la sua idea di città, e smetta di proporci inaugurazioni che non fanno notizia neanche nei comuni di mille abitanti. Bene le manutenzioni, magari estese a tutta la città con strumenti di programmazione economica finanziaria oltre che tecnica ma, le opere che cambiano la città e la qualità della vita dei suoi abitanti dove sono? Inizi a lavorare per far crescere la città e non il numero già cospicuo di selfie, individuali o di gruppo che siano. Il suo mandato elettorale ormai è al giro di boa, i Grossetani stanno ancora aspettando». Conclude.