SCARLINO – Per gli operai del porto turistico di Scarlino arrivano buone notizie da Firenze. Nella giornata di venerdì infatti il sindacato ha chiuso in Regione la trattativa con la società capofila che gestisce il porto del Marina di Scarlino. L’ipotesi di accordo dovrà ora essere sottoposta al vaglio dell’assemblea dei lavoratori.
«La bozza di accordo che abbiamo concordato – sottolinea Massimiliano Stacchini, segretario della Filcams Cgil – impegna l’azienda ad assumere di nuovo le tre persone licenziate in precedenza con lo stesso livello e un contratto a tempo indeterminato in deroga al Job Act: 8 mesi a tempo pieno e 4 mesi con un part time a 24 ore. Per i mesi in cui gli operai sono rimasti senza lavoro dovremo esperire una procedura di conciliazione, e stiamo ragionando della corresponsione con incentivo pari alla retribuzione mensile. Tutto questo passerà anche per una contrattazione aziendale tesa a definire una nuova organizzazione del lavoro all’interno dell’area portuale, e per una regolare ripresa delle relazioni sindacali da troppo tempo bloccate.
Grande la soddisfazione della Cgil maremmana, impegnata duramente su questa vertenza. «Per noi della Cgil – chiarisce Stacchini – si tratta di un bel risultato. Nessun tono trionfalistico, ma la consapevolezza di una piccola vittoria conseguente a una trattativa molto dura con la proprietà. Per questo teniamo a ringraziare Michele Beudò e Cesare Bartalena dell’unità regionale sulle crisi aziendali che con terzietà hanno consentito alle parti d’incontrarsi, e i sindaci di Scarlino, Follonica e Gavorrano, che ci sono stati accanto. Questa, però – aggiunge il segretario della Filcams – è soprattutto una vittoria dei lavoratori e dell’unità d’intenti tra Filcams e Fiom, che hanno dimostrato una grande compattezza nel corso dell’intera vertenza. C’è solo rammarico per il quarto lavoratore coinvolto in questa vicenda, che a nostro avviso mal consigliato dall’Ugl ha accettato l’accordo proposto dalla società, che ci risulta prevedesse la corresponsione di una buonuscita minima in cambio della rinuncia a tentare il ricorso. Comunque sia – conclude Stacchini – ora ci auguriamo che cambi davvero fase nelle relazioni sindacali; la Cgil da parte sua vigilerà sull’operato dell’azienda per chiudere definitivamente quanto prima questa vicenda».