MANCIANO – Nel botta e risposta sui predatori che si è acceso tra il Comitato Pastori d’Italia e il Pd territoriale sono gli stessi allevatori a intervenire: una voce per tutti quella di Virgilio Manini di Saturnia, presidente dell’associazione agnello Igp “Non mi risulta – dice – che il Pd abbia ben messo a fuoco il problema o sia intervenuto per trovare soluzioni. E’ dal 1983 che combattiamo coi predatori, questione che ha raggiunto l’apice nel 2010, distruggendo aziende e rompendo un equilibrio non solo materiale ma anche spirituale. Siamo diventati da allora persone di serie b, inascoltate, che hanno bussato alla politica che mai ha risposto coi fatti”.
“Il Pd in particolare mai ha fatto nulla per noi – attacca Manini – ricordo che, cinque anni or sono, sempre in campagna elettorale, alla presenza dell’allora presidente provinciale Marras, dieci sindaci e altri esponenti politici, in occasione della visita del ministro Martina, come allevatori chiedemmo al ministro aiuto e ottenemmo promesse lusinghiere. Nulla è stato fatto. Anzi, abbiamo ottenuto solo provvedimenti restrittivi su di noi, come è dimostrato dagli ultimi controlli invasivi nei confronti di chi si era più esposto”.
“Sono contento se adesso Bandinelli offre una sponda, anche se tardiva – prosegue il presidente – e gli chiedo un pubblico confronto sul tema. Resta il dubbio che si faccia campagna elettorale sulle disgrazie di noi pochi allevatori che forse proprio perché pochi e con poco peso elettorale non siamo mai riusciti a farci ascoltare davvero. Siamo stati sempre illusi, infatti, da chi ci ha promesso mari e monti lasciandoci poi col cerino in mano”.
“Dimostrazione di questo? – conclude Manini – i poveri indennizzi che ci hanno dato per le predazioni se li sono ripresi con gli interessi, tramite le sanzioni e le multe che ci hanno fatto alla fine dei controlli. Questa è la realtà, altro che campagna elettorale”.