GAVORRANO – Quello che sta succedendo a Gavorrano in questi giorni non è un bello spettacolo. Per nessuno. Non è un bello spettacolo per chi si candida a diventare amministratore e soprattutto non lo è per gli elettori, per i cittadini di un Comune che non sta vivendo certo il suo momento migliore. Soltanto a febbraio un incendio devastante ha colpito al cuore Gavorrano distruggendo l’auto parco comunale con danni per centinaia di migliaia di euro. Un colpo terribile ad una comunità che faticosamente sta cercando di superare oltre alla crisi economica generale anche quella sociale. Negli anni passati le divisioni della politica non hanno certo aiutato a creare un clima di collaborazione e obbiettivi comuni, ma quello che sta riservando la politica locale in questo momento Gavorrano proprio non lo merita.
Il riferimento è al “balletto” a cui stiamo assistendo alla vigilia della presentazione delle liste. Candidati sindaco che si sfilano per fare il posto ad altri, aspiranti primi cittadini che cambiano idea su temi importanti da un giorno ad un altro, altri che dopo un inizio di campagna elettorale si ritirano e danno il sostegno “last minute” agli avversari. Tutto legittimo naturalmente, ma per niente rispettoso nei confronti degli elettori. È inutile parlare del valore della politica quando poi si fa di tutto per allontanare gli elettori dalle urne.
La politica è l’arte del possibile, ma a tutto c’è sempre un limite. Gli elettori di Gavorrano si meritano il massimo rispetto possibile: le elezioni amministrative sono una cosa seria e quando ci si presenta di fronte al loro giudizio bisogna esserne consapevoli. Lo spettacolo d’arte varia di questi giorni invece sembra una sorta di “Grande Fratello del Municipio” tra nomination, strategie, sotterfugi, escamotage e scherzetti alla “Pierino”. Il peggio della politica, quella che alimenta il fuoco dell’antipolitica. A questo punto, proprio in nome del rispetto degli elettori e dei cittadini di Gavorrano, è bene che chi ha intenzione di continuare a prendere in giro un’intera comunità faccia qualcos’altro. Il momento dei “giochini” è finito.