MONTE ARGENTARIO – «Il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, si trova costretto a pagare un risarcimento in quanto riconosciuto colpevole, da un tribunale penale, di reato di diffamazione. E chiede i soldi ai cittadini. Questa è davvero forte!». Lo afferma il candidato sindaco Luigi Scotto.
«Il buon Arturo chiede, consigliato niente popò di meno che dal presidente del Consiglio dell’Amministrazione di Monte Argentario, una colletta ai cittadini per essere aiutato nel pagamento. Questo perché, a suo parere, nell’occasione ha agito nell’interesse di tutti ed è quindi un gesto di solidarietà nei suoi confronti. Nota bene, un Giudice Italiano lo ha condannato per diffamazione. E lui ritiene normale, a fronte di una condanna penale, chiedere ai cittadini di pagare per lui!».
«Il tutto avviene nella sua pagina Facebook, dove pubblica le coordinate bancarie per fare i versamenti e, se non dovesse riuscire nell’impresa, sarà pronto a vendere una sua proprietà – prosegue Scotto -. Spicca, tra i vari commenti anche di solidarietà e di incoraggiamento, quello di una giovane mamma sola con un figlio di 8 anni, la quale si trova, in seguito ad uno sfratto esecutivo, in mezzo alla strada. La giovane madre infatti, dopo aver chiesto aiuto al Comune per avere una casa popolare in emergenza e dopo aver ricevuto risposta negativa, chiede ironicamente una colletta per pagare l’affitto, visto che lei non ha nessuna proprietà da vendere».
«Arturo Cerulli ribatte esordendo tristemente con un “Il mondo è pieno di persone non riconoscenti, pazienza”. Che dire, in un momento come questo, a ridosso delle elezioni e alla vigilia della presentazione della sua lista, il sindaco Cerulli inciampa di brutto con questa richiesta di colletta, un vero scivolone».