GROSSETO – “Il problema delle predazioni sta mettendo a dura prova le realtà allevatoriali locali ed è estremamente necessario individuare una soluzione in maniera rapida” a parlare è Fausto Bandinelli, responsabile agricoltura della segreteria provinciale del Partito Democratico, che interviene sulla questione predatori dopo i feroci attacchi che si sono consumati nella zona di Manciano.
“Ogni giorno – prosegue il responsabile agricoltura del Pd territoriale – si rincorrono notizie di episodi predatori, talvolta di dimensioni importanti come, ad esempio, quelli che hanno visto protagonista nell’ultimo periodo la zona del mancianese in cui, a distanza di pochi giorni, sono morti quasi un centinaio di capi. A ciò si deve aggiungere la stagnazione decennale dei prezzi, ulteriormente aggravata da questo annoso e irrisolto problema legato ai lupi, ma soprattutto agli ibridi che sono, anche a detta dei pastori, ancora più sfrontati negli attacchi, aggredendo le greggi senza paura anche nelle ore diurne”.
“Il ruolo degli allevatori è cruciale ed è necessario agire in loro difesa – chiarisce Bandinelli – oltre a produrre la materia prima con cui viene realizzata un’eccellenza locale come il Pecorino Toscano D.o.p., rivestono il ruolo di laboriosi custodi del territorio anche e soprattutto in zone marginali, in cui non è possibile praticare altre coltivazioni. Non gestire la questione in maniera concreta potrebbe portare all’abbandono completo dei nostri territori e le conseguenze in termini di dissesto idrogeologico e non solo potrebbero essere difficili da arginare”.
“I comitati nati sono molti come le dichiarazioni dei vari schieramenti politici – dice l’esponente Pd – adesso, però, è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, agendo in maniera corale e mettendo da parte le logiche di bandiera che poco o a nulla servono in questi casi. Le reti anti-lupo e i cani da guardianìa hanno in parte attutito gli attacchi ma il problema non è stato completamente risolto. A mio giudizio, gli ibridi devono essere eradicati dal territorio e i lupi ricondotti in contesti in cui gli allevatori sono abituati da sempre alla loro presenza e la conformazione dell’ambiente circostante permette una convivenza più sopportabile”.
“Mi auguro, dunque – conclude Bandinelli – che il problema venga presto affrontato nei giusti termini oltre che risolto in tempo rapidi e senza ulteriori tentennamenti al fine di permettere alla categoria degli allevatori svolgere il proprio lavoro in serenità.