ORBETELLO – Sono trascorsi 74 anni dal bombardamento che colpì il paese lagunare durante la seconda guerra mondiale e che fece 38 vittime. Cittadini ed istituzioni si sono riuniti nella mattinata di fronte al monumento ai caduti in piazza del Plebiscito per commemorare le vittime del raid aereo che colpì Orbetello il 28 aprile del 1944. Oggi in piazza, oltre ai parenti dei caduti, erano presenti anche alcuni testimoni oculari che hanno vissuto la tragedia e ancora la portano con loro, negli occhi e nel cuore.
«Ricordo che era una giornata anche più limpida di questa – racconta Flora Poggioli, che nel bombardamento perse il padre, Adamo -. Eravamo abituati a sentire i rumori degli aerei che ci passavano sopra la testa – continua – di solito sorvolavano Orbetello per andare a bombardare Santo Stefano, ma quel giorno andò diversamente. Mio padre, volontario, perse la vita sommerso dalle macerie mentre cercava di aiutare. Per questo oggi siamo qui, perché è importante non dimenticare».
Oltre ai cittadini, hanno partecipato anche esponenti delle forze dell’ordine, della croce rossa, don Pietro e l’assessore e senatore Roberto Berardi che dopo aver elencato tutti i nomi dei caduti ha concluso il suo intervento e la commemorazione con un minuto di silenzio.