GROSSETO – Sopralluogo a sorpresa della Commissione mensa nella scuola primaria di via Jugoslavia, Istituto comprensivo 3 di Grosseto. Oltre a una rappresentanza dei genitori degli alunni e al personale degli uffici comunali, c’era anche l’assessore alla Pubblica istruzione e ai Servizi educativi Chiara Veltroni. Si è trattato della prima visita ispettiva, che ha avuto esito positivo, delle tre previste nel refettorio di una delle scuole statali del Comune di Grosseto, visite finalizzate a garantire il controllo e il costante miglioramento della qualità dei servizi erogati dalla Camst, ditta appaltatrice del servizio mensa.
“La Commissione mensa – dice il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – è portata avanti grazie all’impegno del personale comunale preposto alla gestione del servizio. Proprio quest’anno i dipendenti sono stati formati attraverso incontri con i dirigenti della Asl locale anche sul controllo igienico sanitario della mensa nel suo complesso. Una ulteriore precauzione pensata e fortemente voluta proprio dalla nostra Amministrazione comunale per vigilare sull’efficienza della mensa, sotto vari punti di vista. Un esempio da seguire”.
Era presente anche l’assessore alla Pubblica istruzione Chiara Veltroni, impegnata nel garantire massima trasparenza nella gestione del servizio anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, come dimostra anche l’attivazione dello Sportello nutrizionale, istituito con l’intento di offrire agli utenti un’occasione di confronto su quesiti privati e problemi alimentari specifici dei bambini con una dietista della ditta Camst.
“Le visite ispettive – spiega Veltroni – sono volte a verificare la quantità e la qualità dei prodotti serviti, ma anche altri aspetti pratici, come l’igiene. La Commissione mensa, nel corso del sopralluogo, è presente a tutte le operazioni, dalla distribuzione al riordino, dalla pulizia alla sanificazione. Le visite prevedono inoltre la raccolta e la sistemazione dei dati relativi agli standard conseguiti e comportano la stesura di relazioni di valutazione dei risultati in virtù della definizione, assieme alla ditta appaltatrice, di programmi di miglioramento sulla base delle criticità individuate. Saranno visitate – in modo non programmato e senza che gli istituti siano informati – tre scuole: la prima è stata quella di via Jugoslavia, dove non sono state riscontrate criticità. E’ previsto anche il sopralluogo al Centro cottura della Camst”.
Un lavoro capillare che fa ricorso a molti strumenti: già nel mese di dicembre era stato consegnato agli alunni un questionario di gradimento sulle pietanze presenti nel menu scolastico. I test è servito ad apportare modifiche secondo i gusti dei bambini. Sono stati introdotti nel menu ulteriori “piatti”, come lasagne, pasta al profumo di mare, pasta ai funghi.
Inoltre il nuovo menu, approvato dalla Asl, è articolato su sei settimane, anziché quattro, al fine di rendere possibile una maggiore variazione delle ricette. Tutto basato, come sempre su prodotti locali, filiera corta, qualità, menù differenziati, progetti educativi per i più piccoli.