GROSSETO – Il suo nome, il suo volto, compaiono in un vecchissimo filmato dell’Istitito Luce. È un cinegiornale, di quelli che la propaganda di regime mandava in onda al cinema, tra un film e l’altro, per tenere informati i cittadini dell’andamento della guerra, delle conquiste e anche dei bombardamenti subiti, come quello di Grosseto, appunto.
Nel filmato, a partire dal minuto 0.23, si vede l’interno dell’ospedale di Grosseto, con i giornalisti in visita alle vittime di quella che viene definita la “Pasqua di sangue”. Tra di loro la telecamera si sofferma su un ragazzino “Il bimbo Minghetti – racconta lo speaker – ferito nel bombardamento nel quale è stato ucciso suo padre”. A fianco la madre che non lascia il suo letto. Ecco, in questi giorni dedicati al ricordo ci piacerebbe rintracciare lui (o i familiari. Il nome potrebbe anche essere Menghetti, più comune, magari storpiato per errore del cronista), perché ci racconti la sua storia, quel che successe.
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