FOLLONICA – «C’è tensione e c’è attenzione in città dopo la tragica sparatoria. Poco importa se l’evento in sé sia frutto o meno di vecchie ruggini e di una lite con il drammatico epilogo che ha stroncato una vita e, speriamo di no, rischia di cambiare quella di altre due persone». Afferma Ettore Chirici consigliere comunale di “Gente di Follonica”. «Bene ha fatto il sindaco a denunciare apertamente una situazione dove sono evidenti le nuove infiltrazioni di criminalità organizzata o in qualche modo ad essa riconducibile».
«Non parlare di questo problema, che ha pesanti riflessi sul tessuto sociale ed economico del territorio (Follonica, ma pure nei comuni vicini), sarebbe gravissimo, sarebbe quasi una sorta di collusione. Nascondere la testa sotto la sabbia non è utile a nessuno. Quindi, un primo terreno di lavoro per le istituzioni, Comune compreso, e le varie associazioni è quello di contribuire ad affrontare e far conoscere il tema e la situazione, alzare l’attenzione, creare i presupposti per un maggior controllo sociale del territorio e sviluppare adeguati anticorpi. In parallelo, però, c’è la questione concreta della sicurezza e della legalità in capo alle attività delle varie forze dell’ordine».
«Nel 2016, con una nostra interrogazione, sollevammo il problema che era visibile la caduta di capacità di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine (il che, sia chiaro, non ha impedito che alcune indagine siano state condotte a buon fine). Questa constatazione, sotto gli occhi di tutti, fu ridimensionata dai comandi: comprensibile, ma sbagliato. Non era e non è una critica all’impegno degli operatori: discuterne potrebbe contribuire a correggere errori e disfunzioni, quali che siano».
«Il sindaco ha proposto il Commissariato di PS a Follonica, idea sensata vista la situazione – prosegue Chirici -. Ma il vero tema è un altro: in che modo è possibile rafforzare la presenza “sulla strada” delle forze dell’ordine (sarebbe già un deterrente, aumenterebbe la capacità di intervento, ed aiuterebbe ad più efficace e tempestiva comprensione degli ambienti e dei soggetti che potrebbero delinquere). La circolare Gabrielli sulla sicurezza degli eventi (ad esempio, da noi, il Carnevale) ha spostato di fatto l’impegno delle varie componenti (Carabinieri, Finanza, Vigili, ecc.) dai fenomeni criminali a manifestazioni popolari considerandole tutte, allo stesso modo, un rischio. Mi sembra, l’Italia, uno Stato impazzito. Forse, anche su questo, un maggior senso della misura sarebbe utile da parte di tutti e per tutti».
«Ecco, se il Commisariato di PS fosse semplicemente una targa in più e basta, rimarremmo come in questi ultimi anni. Ciò che conta è aumentare la capacità investigativa, la conoscenza ed il controllo del territorio. Con il sindaco ne abbiamo parlato: un Consiglio Comunale aperto, presenti i responsabili della sicurezza dei cittadini, senza “metterla in politica”, potrebbe essere utile a far capire le sensazioni della popolazione, evidenziare molti fatti e cose che conosciamo o su cui abbiamo “dubbi”, confrontarsi sulle priorità. Bene ha fatto il sindaco a parlare chiaro e porre le questioni in pubblico e nelle sedi opportune da cui ci aspettiamo risposte serie e non banali ed inutili puntualizzazioni». Conclude.