GROSSETO – Lorenzo Pavone è il nuovo delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa Grosseto. L’assemblea provinciale dei giovani ha nominato anche il nuovo comitato provinciale che è così composto: Lorenzo Pavone (delegato), Lorenzo Dori (vicedelegato), Martina Landi (membro), Claudio Fiori (membro), Marco Gonnelli (membro). Lorenzo Pavone ha 24 anni, è titolare di un’azienda a Castiglione della Pescaia a gestione familiare che si occupa di coltivare cereali, ortaggi e olivi ed ha un agriturismo con accoglienti appartamenti dove ricevere e coccolare gli ospiti.
“Ringrazio tutti –ha affermato il neo delegato- soprattutto chi mi ha preceduto. Il lavoro sarà quello di creare una squadra rappresentativa del territorio e dei vari comparti che compongono il settore primario”.
Presenti all’assemblea oltre al gruppo dei giovani, il presidente di Coldiretti Grosseto Marco Bruni, il direttore di Coldiretti Grosseto Paolo Giannini, il delegato uscente Lorenzo Dori che rimarrà all’interno del comitato come vicedelegato e il segretario provinciale dei giovani Nicola Pastorelli. Lorenzo Dori in apertura ha definito la sua esperienza come un privilegio di aver rappresentato i giovani di Coldiretti e ha invitato tutti a collaborare e a partecipare.
“Le sorti del futuro della nostra agricoltura – afferma il direttore di Coldiretti Grosseto, Paolo Giannini – sono nelle mani dei giovani di oggi, dirigenti di domani ed è fondamentale formare imprenditori capaci, dinamici e responsabili per difendere la nostra agricoltura. E’ sano avere ambizioni e voglia di fare”.
“Sono convinto che l’agricoltura – afferma il delegato di Giovani Impresa Grosseto, Lorenzo Pavone – sia una delle risorse fondamentali dell’Italia, e che nostro compito, oltre che produrre come già sappiamo fare in modo eccellente, sia da un lato di farci conoscere e di far conoscere sempre più l’agricoltura italiana e difendere il vero made in Italy, e dall’altra di aprirci al nuovo, a non restare solo nei confini delle nostre aziende ma conoscere e valutare anche altre esperienze ed altre opportunità. Nonostante lo stile di vita sia impegnativo è stata la mia prima scelta entrare nell’azienda di famiglia, perché amo la mia terra, e non voglio abbandonarla. Le generazioni passate ci hanno lasciato molte cose buone, ma ora spetta a noi dare il nostro contributo per portarlo a rivivere nel presente. Questa avventura sarà una bella sfida da vivere come squadra compatta, unita da un unico grande obiettivo: far rivivere la nostra bellissima provincia.”