GROSSETO – «Nella polemica sterile nata successivamente alla mozione per l’intitolazione di tre vie della nostra città, una cosa che pare passare completamente inosservata è la seguente: per la prima volta in Italia, una Amministrazione di Centrodestra decide di dedicare una strada a Enrico Berlinguer, un esponente di primo piano e per molti anni del Partito Comunista». A parlare è il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna che interviene in seguito alla polemica per l’intitolazione di una via ad Almirante.
«Non è questione di poco conto: la ratio della nostra scelta è stata proprio quella di andare nella direzione del superamento delle contrapposizioni ideologiche – prosegue il primo cittadino -. Ricordare il passato, i suoi protagonisti, e, al contempo, trovare gli strumenti per la sua metabolizzazione, per addivenire finalmente alla pacificazione degli animi del nostro Paese».
«Siamo democratici, pluralisti. Siamo agnostici nel senso che non vogliamo dare un giudizio sulla storia di 70 anni fa, perché ancora troppo recente e intrisa di dolori tanto profondi quanto vicini. Ma Almirante e Berlinguer, ognuno a proprio modo, sono stati personaggi della Prima repubblica che hanno operato convintamente per il raggiungimento della pacificazione nazionale. Noi vogliamo riconoscere loro questa volontà e sancirla con il suggello che la toponomastica sa dare. E farlo ora per andare avanti. Farlo ora per tornare ad occuparci dei problemi reali dei nostri cittadini. Perché noi siamo i poeti della piccole cose e, quindi, quello che vogliamo più di tutto è che via Almirante e Via Berlinguer, quando e ovunque esisteranno, siano ben tenute e non abbiamo buche». Conclude.