MONTE ARGENTARIO – Anna Poggioli, Azelio Bagnoli, Viviana Lauro e Danilo Cerulli, del gruppo consiliare di opposizione “Noi per Monte Argentario”, chiedono alla giunta di ritirare il nuovo piano regolatore del porto di Cala Galera, in quanto il progetto sarebbe carente dei pareri tecnici previsti.
«L’ultimo consiglio comunale è stata la degna conclusione di due mandati disastrosi di questa maggioranza e la riprova di un pressappochismo che di politico non ha davvero nulla – attacca il gruppo – rifiutarsi di illustrare i punti all’ordine del giorno, com’è loro dovere da Regolamento e per legge, utilizzando come scusa pretestuosa la recente condanna di Arturo Cerulli è un atteggiamento che definire infantile è un complimento. Ma al di là dell’aspetto personale, è sulla legittimità di usare, come già ha fatto in passato, la sede di confronto politico per scopi prettamente personali che si dovrebbe parlare. Ma di questo se ne occuperanno altre autorità, cui abbiamo segnalato la questione».
«Entrando nel merito di questo importante Consiglio Comunale – proseguono i consiglieri – il sentir dire, quando si parla di Cala Galera, di “mero errore di trasmissione” della documentazione è una vera propria presa per i fondelli, l’ennesima, per tutta la cittadinanza, in quanto l’unico errore di trasmissione fatto in questa procedura è stato due anni fa in sede di adozione del piano, errore poi risolto visto che, accorgendosi dello sbaglio, fu inviato il tutto all’ing. Pistone che, ovviamente, rispose in via del tutto preliminare ma non conclusiva. Poi inizia l’ affannosa corsa per l’ approvazione. Ma perché tanta fretta di concludere l’approvazione del piano, soprattutto da parte di un’Amministrazione che, in nome della legalità e della trasparenza, ha sempre fatto una guerra serrata alle proroghe? L’indirizzo politico vale per tutto, meno che per Cala Calera? Ancora aspettiamo una risposta sensata a questa domanda».
«Già un anno fa l’ing. Pistone scriveva al nostro Comune, ricordando tale irregolarità – illustra “Noi per Monte Argentario” – nella carenza del parere obbligatorio e vincolante e noi stessi, come gruppo, nel giugno dello scorso anno, dopo la firma delle rideterminazione, facemmo presente questa circostanza agli Uffici, chiedendo già allora l’annullamento in autotutela dell’approvazione e di tutti gli atti conseguenti. Ripetemmo tali argomentazioni anche nel consiglio comunale del 16.02.18 ma l’assessore Lubrano, con colpevole sufficienza per l’ufficio che ricopre, mise in discussione le procedure necessarie per il completamento dell’iter salvo poi adottarle per il PRP di Porto Ercole nello stesso Consiglio.
Ma v’è di più, perché in data 16.03.18, l’ing. Pistone scrive nuovamente al comune di Monte Argentario, dicendo che: “ad oggi dalla data della richiamata nostra nota prot. n. 101171 del 24.02.17, nessuna comunicazione ufficiale in merito è pervenuta allo scrivente Settore».
«Eppure l’indirizzo esatto lo conoscevano bene, se vogliamo far finta di credere a questa affermazione – proseguono i consiglieri – e, ciliegina sulla torta, si porta in Consiglio la semplice sospensione della delibera di approvazione in attesa del parere, dichiarando che ciò non avrebbe inficiato la rideterminazione? Forse, ancora una volta, non si sono accorti che pochi giorni fa, di nuovo, l’Ing. Pistone e l’Ing. Della Santina informano l’ente pubblico che “in carenza del suddetto parere l’atto di approvazione del PRP in parola possa ritenersi illegittimo; tale censura di illegittimità potrebbe essere sollevata nel corso di giudizio avanti al TAR avente ad oggetto ogni atto conseguente al PRP stesso”. E addirittura consigliano in via di autotutela, l’annullamento dell’atto stesso».
«Come consiglieri – conclude il gruppo – e come cittadini vogliamo sia fatta chiarezza sulla vicenda. Per il resto nessun commento da parte nostra se non una amara conclusione “le vostre incompetenze, le nostre certezze».