GROSSETO – Si è svolta ieri, giovedì 12 aprile, la conferenza dei sindaci, a cui ha partecipato la direzione Asl Toscana sud est.
Il tavolo è stato aperto dal presidente della Conferenza dei Sindaci, Giacomo Termine che, a nome di tutti i comuni e portando anche le istanze dei cittadini, ha illustrato le principali preoccupazioni legate alla sanità grossetana, per possibili riduzioni dei livelli di servizio ed eventuali ricadute sul fronte occupazionale.
“Massima disponibilità nel voler risolvere i problemi – dice la Asl in una nota – è stata rappresentata dal direttore sanitario, Simona Dei e dal direttore amministrativo, Francesco Ghelardi con l’impegno di migliorare i servizi in base alle esigenze presentate”.
In base alle indicazioni di spesa regionali e i dati oggettivi provenienti dai flussi di monitoraggio periodico, nel 2018 la Asl toscana sud est metterà in atto un contenimento della spesa di personale inferiore all’1%, una minima riduzione che non determinerà carenza di organico “Non procederemo con tagli al personale – dichiara Ghelardi – la nostra intenzione è ripensare l’organizzazione di alcuni servizi, riconfigurando correttamente le risorse a disposizione per rispondere in modo più appropriato ai bisogni di salute delle diverse zone”.
“L’Azienda – sottolinea la Asl – trova spesso difficoltà nel reperire nuove figure professionali a causa dell’apertura discontinua delle graduatorie regionali e nel far fronte a eventi non previsti dalla programmazione, come rinunce all’assunzione da parte dei vincitori dei concorsi, aspettative, trasferimenti, maternità, malattie del personale. Nonostante questo, a fronte dei 250 pensionamenti nel 2018, sono già previste 224 assunzioni da aprile a fine anno, alle quali vanno sommate quelle già effettuate da gennaio a oggi”.
Sul fronte dei servizi sanitari, il direttore sanitario ha presentato i dati che confermano un andamento positivo. “Il tasso di occupazione dei posti letto – spiega Simona Dei – non è uguale nei diversi presidi ospedalieri, questo perché ogni ospedale dà un risposta precisa ai bisogni di salute dei cittadini residenti in quel luogo, ma sicuramente gli ospedali di zona continuano ad essere il punto di riferimento della popolazione. Nell’area chirurgica si assiste a un leggero aumento del volume di interventi con attività continua in tutti i presidi”.
“Migliorata anche la gestione del pronto soccorso e il monitoraggio continuo del sistema di emergenza – urgenza, compreso il 118, consente di tenere sotto controllo gli aspetti critici sui quali intervenire – aggiunge l’azienda – Sono 150 le domande di partecipazione per il concorso indetto per i medici dell’emergenza, dalla graduatoria del concorso saranno assunti i medici della medicina di urgenza mancanti”.
Sono inoltre 13 i nuovi mezzi di primo soccorso, con due ambulanze dedicate allo “stand by”, ovvero solo al trasferimento di pazienti per non dover fare ricorso ai mezzi riservati alle emergenze. “Nei trasporti delle urgenze conta il tempo – conclude il direttore sanitario – e grazie a nuovi mezzi a disposizione, alla riorganizzazione della rete emergenza-urgenza e al confronto continuo con gli operatori, abbiamo ridotto di 1 minuto e 20 il tempo di intervento”.
“Sempre sotto i riflettori – conclude la Asl – anche le criticità relative alle liste di attesa: vengono eseguite circa 2 milioni di prestazioni ambulatoriali all’anno con un aumento consistente di visite di controllo, per questo è attiva la collaborazione con i medici di famiglia, gli specialisti e i cup per arrivare a dare risposte nei tempi previsti. Per il territorio va avanti il progetto della Case della Salute per il quale sono già stati stanziati fondi e dove verrà realizzato il servizio “dove si prescrive si prenota”, per facilitare eventuali criticità legate a prescrizioni con un livello di priorità che non corrisponde alla percezione del cittadino e che, grazie alla vicinanza fra il punto di prenotazione e il medico, potranno essere risolte più facilmente”.