GAVORRANO – Dopo l’ufficializzazione della candidatura di Andrea Biondi e l’assemblea dell’uninine comunale del Partito democratico che ieri ha “ratificato” la scelta di converge proprio su di lui, a fare il punto della situazione è Fabrizio Tonini, segretario Pd, che parla di presente e di futuro promuovendo a pieni voti il progetto di “Gavorrano Progressista”.
Dopo un periodo di confronto parte il progetto con Andrea Biondi. Siete soddisfatti?
Assolutamente si. Sono stati mesi di confronto intenso e siamo soddisfatti che Andrea abbia accettato di correre e scrivere insieme a noi una pagina nuova che metta al centro gli interessi e i problemi dei gavorranesi e lasci da parte personalismi e gli scontri del passato. E’ la persona giusta in questo frangente e il nostro sarà un appoggio convinto.
L’idea che avevate lanciato con la proposta della candidatura di Biondi era quella di riunire le anime del centrosinistra a Gavorrano, per il momento però non ci siete riusciti. Questo può essere un problema?
il Pd fin dal suo congresso ha posto al centro del dibattito politico la riunificazione del centrosinistra, il superamento di personalismi e diatribe che appartengono al passato e manifestato sin da subito la necessità di dare voce anche al mondo dell’associazionismo, dell’imprenditoria, del sociale, in un grande progetto per Gavorrano. Sin da subito ci siamo mossi in questo senso, proponendo ai partiti a partire da quelli di maggioranza, questo progetto e dialogando anche con cittadini e associazioni, mettendo da parte anche le nostre legittime aspirazioni e rivendicazioni. Il nome di Biondi è uscito successivamente, non da parte nostra e il Pd ha dato una disponibilità a discuterne e a fare un passo di lato. Prendiamo atto che siamo l’unico partito che è stato disposto a fare un gesto di responsabilità, a partire dal rinunciare ad un candidato sindaco espressione del Pd, gli altri hanno deciso di continuare a guardare al passato e alle proprie questioni personali e partitiche. Ci dispiace ovviamente, noi ce l’abbiamo messa tutta e siamo convinti che l’elettorato del centrosinistra sia più unito di quanto lo siano le sigle partitiche e che la candidatura di Andrea Biondi sia accolta con favore da una larga parte di cittadini rappresentando l’inizio di una nuova stagione.
Con il sindaco Elisabetta Iacomelli nei giorni scorsi si è consumata una rottura che ha portato anche alla estromissione dalla giunta del vice sindaco Giulio Querci. Che cosa è successo? Questa situazione poteva essere evitata?
Il sindaco da tempo sapeva che era necessario un cambio di passo deciso, più coraggio nel prendere di petto alcune questioni amministrative e più presenza tra i cittadini; nonostante ciò nulla è cambiato e nei nostri incontri con cittadini e associazioni è venuto fuori un giudizio netto di contrarietà alla sua ricandidatura; noi non abbiamo potuto fare altro che prenderne atto. Prima ancora che noi terminassimo la nostra campagna di ascolto, il suo partito ha ricandidato il sindaco uscente in modo unilaterale a nostra insaputa e lei stessa ha iniziato una serie di azioni politiche provocatorie nei confronti del nostro partito con il chiaro intento di spaccarci e portare una parte di noi a seguirla. Operazione fallita, come ha dimostrato anche l’appello firmato tra gli altri anche dal vicesindaco Querci, il quale non ha altro che ribadito una posizione che il PD tutto aveva precedentemente preso. La decisione del sindaco di candidarsi autonomamente appare più come una risposta alla mancata ricandidatura che altro, a lei facciamo i nostri auguri di buona campagna elettorale con un pò di rammarico.
Adesso c’è da pensare alla campagna elettorale, il Pd è pronto per affrontarla? C’è condivisione rispetto alla candidatura Biondi? E per la lista avete già pensato ad alcuni nomi da scegliere nella rosa dei candidati al consiglio comunale?
Il Pd è ai nastri di partenza in modo compatto per una campagna elettorale a sostegno di Biondi che sarà indubbiamente complessa, figlia del periodo che stiamo vivendo come abbiamo visto il 4 marzo. Per le liste la discussione è in atto da tempo nel partito e verrà portata avanti con il candidato sindaco con la massima collegialità e tutti insieme faremo le migliori scelte per arrivare ad una lista rappresentativa, con esperienze, competenze specifiche e novità.
Quale sarà il ruolo del Partito Democratico nella lista Gavorrano Progressista?
Il Pd avrà un ruolo di supporto importante, decisivo, essendo un partito strutturato anche nelle frazioni e parteciperà alla lista con le proprie proposte, esperienze e persone che mettiamo a disposizione di un progetto molto più grande di noi e che deve parlare ad un ampia fetta di elettorato oltre le sigle partitiche.
Un’ultima domanda: quali saranno i temi centrali del vostro programma?
Il programma sarà definito nei dettagli tutti insieme con il candidato sindaco e con gli altri che faranno parte di questo progetto, completando il confronto che c’è stato in questi mesi. il Pd parteciperà alla sua stesura definitiva ponendo al centro i temi che abbiamo reso noti da tempo a tutte le forze politiche e associative: lavoro tutelando l’esistente e favorendo nuovi investimenti sul territorio, sicurezza con una maggiore presenza delle forze dell’ordine a partire dai vigili urbani, attenzione ai piccoli problemi e una maggiore presenza tra i cittadini, urbanistica puntando al recupero dell’esistente e allentando alcuni vincoli sempre nel quadro ella legge regionale, le fusioni/unioni dei comuni, una riorganizzazione della macchina amministrativa per renderla più efficiente e meno costosa, la gestione del teatro delle rocce che deve aprirsi a nuove modalità di gestione e coordinarsi con i comuni vicini e molto altro che tutti insieme con grande umiltà spiegheremo ai cittadini gavorranesi chiedendo la loro fiducia.