GROSSETO – Fabrizio Rossi, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, chiede soluzioni per gli allevatori e le aziende agricole del territorio che subiscono attacchi da parte dei predatori.
“Gli allevatori della nostra provincia sono esasperati dalla situazione che riguarda le stragi dei loro allevamenti – esordisce Fabrizio Rossi – oramai è da diversi mesi che predatori, lupi o ibridi e altro, si aggirano per le nostre campagne, facendo vere e proprie stragi di pecore. Questa situazione sta mettendo in ginocchio molti allevatori della nostra provincia che sono costretti a subire ogni giorno perdite economiche ingenti per le uccisioni delle loro greggi da parte di questi predatori”.
“E’ notizia di quest’ultimi giorni – continua Rossi – che vari predatori si aggirano anche vicinissimi alle città, mettendo timore e paura anche tra i cittadini. Vedi la situazione della zona dell’Argentario, Porto Ercole, Manciano, Semproniano, ma anche vicino alla città di Grosseto, dove greggi di pecore vengono aggredite e uccise non solo di notte, ma anche di giorno da parte di animali non meglio identificati – cani selvatici, ibridi o lupi – mettendo in ginocchio l’attività di questi allevatori, le aziende e i nostri prodotti tipici”.
“Assistiamo alla nascita di comitati da parte dei pastori – sottolinea il leader territoriale di Fratelli d’Italia – che con tanta buona volontà cercano di mettere una pezza al fenomeno e trovare rimedio. Qualche amministrazione comunale della nostra provincia ha preso posizione stanziando i pochi fondi a disposizione per l’acquisto di trappole e altro, ma di più non possono fare e soprattutto non è nelle loro competenze. Ci vorrebbe, ma allo stato attuale manca, un’azione di coordinamento da parte della Regione Toscana e del Ministero competente su questo aspetto”.
“In tutta questa situazione – conclude Rossi – la Regione Toscana, che dovrebbe essere invece l’Ente di riferimento cosa fa? a oggi pochissimo. Se anche qualcosa è stato fatto, non ha risolto il problema. In questi ultimi tempi registriamo solo il silenzio o poco più, o meglio la latitanza della Regione Toscana su questo tema. Ma i problemi però purtroppo ogni giorno crescono e i nostri allevatori sono costretti a subirli. E’ ora che la Regione Toscana si svegli e apra un tavolo con tutti gli attori per porre fine a questa situazione”.