GROSSETO – La strategia nazionale della citizen science, la scienza partecipata dai cittadini, si discute (e si decide) anche in Maremma. Giovedì 5 aprile il Museo di storia naturale della Maremma ha ospitato la prima giornata della tavola rotonda “Verso una strategia condivisa per la citizen science in Italia”, che vedrà la seconda tappa a Roma il giorno successivo. L’evento è promosso dall’Accademia nazionale delle scienze e dal museo grossetano, in collaborazione con Ecsa, la European citizen science association, e dall’impresa britannica Tekiu nell’ambito del progetto “Ditos” (Doing it together science).
Grosseto ospita l’incontro del gruppo Citizen science Italia, materia nella quale la struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura rappresenta una vera e propria eccellenza, essendo l’unico museo italiano a far parte di Ecsa, ente del cui direttivo il direttore del museo maremmano Andrea Sforzi è l’unico componente in rappresentanza dell’Italia. A Grosseto almeno cinquanta persone – in arrivo, oltre che dall’Italia, anche dall’Inghilterra, dalla Spagna e dal resto dell’Unione Europea – in rappresentanza di enti come le università La Sapienza e Tor Vergata, del Salento, di Bologna, Siena, Parma e Trieste, la Fondazione Flaminia, il Cnr, l’Arpat, l’Accademia delle Scienze, i carabinieri Forestali, il Museo di storia naturale di Ferrara e l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. «L’obiettivo principale di questa tavola rotonda – dice Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale della Maremma – è quello di avviare e facilitare una discussione verso la definizione di una strategia nazionale condivisa per la citizen science in Italia.
La tavola rotonda si è aperta con l’incontro del gruppo Citizen science Italia (Csi) nel nostro museo e continuerà venerdì 6 aprile alla biblioteca dell’Accademia nazionale delle scienze a Villa Torlonia, a Roma. La tavola rotonda è associata a una Discovery trip, cioè una visita di delegazione: è un formato innovativo utilizzato dal progetto Ditos per lo scambio di conoscenze interdisciplinari a livello internazionale, che ha lo scopo di creare un canale di trasferimento delle conoscenze tra le comunità della citizen science, i politici e gli accademici». La giornata è cominciata con l’introduzione di Andrea Sforzi, poi la presentazione della piattaforma Scienza collaborativa e la discussione sul tema “Costruire l’identità della comunità italiana di citizen science”.
Di seguito, l’arrivo del Discovery trip e una visita al Museo di storia naturale della Maremma. Nel pomeriggio altri interventi sui temi del Network nazionale per la biodiversità e la citizen science, dalla mappatura delle attività in Italia agli strumenti di finanziamento. E a fine giornata, la selezione dei temi da presentare nella seconda giornata, a Roma. «Questo è il primo di una serie di incontri sullo stesso tema – osserva Andrea Sforzi – e per il Museo di storia naturale della Maremma si tratta di una vetrina davvero importante, a conferma dell’eccellenza che abbiamo raggiunto in questa disciplina: presenteremo le nostre attività, con l’obiettivo di diventare gli attori principali di una progettualità nazionale in materia di citizen science».