GAVORRANO – Andrea De Sensi sposa il progetto di lista unitaria del centrosinistra presentato da Andrea Biondi qualche settimana fa. In vista del voto delle amministrative, a Gavorrano anche De Sensi, punto di riferimento storico sul territorio dei Verdi e già consigliere comunale, prende posizione e promuove a pieni voti l’idea di puntare da una parte su una ritrovata unità nel centrosinistra e dall’altra su una nuova classe dirigente giovane e preparata.
A livello provinciale intanto il segretario dei Verdi Fernando Bolognesi è in contatto con i vertici regionali dove si discute se il cartello elettorale “Insieme” con Psi e Area Civica avrà valore anche a livello locale.
«I risultati delle politiche anche qui a Gavorrano – spiega De Sensi –, rispecchiano l ‘andamento nazionale, il PD inoltre non è più quel partito che qui aveva maggioranze bulgare, ed io non credo a chi sostiene che le amministrative siano un’altra cosa. Consideriamo poi che qui veniamo da una spaccatura politica e sociale che dura da anni ormai. Un candidato serio e credibile del Centrodestra in una situazione di rottura come quella attuale, farebbe man bassa».
«Non sono preoccupato perché sarebbe comunque una scelta democratica, dico solo che potrebbe essere un peccato non vedere all’opera la nuova leva politica che si è formata in questi anni, forse sottovalutata, e che scalpita per dimostrare il proprio valore: vedere insieme nei banchi della maggioranza Andrea Biondi, Giulio Querci, Nicola Menale, Daniele Tonini, Giorgia Bettaccini e Antonio Melillo deve restare un mio stupido sogno? Ovviamente mi atterrò alle decisioni del mio partito, ma, personalmente, quello che mi auspico e per cui lavorerò, fino all’ultimo, è la realizzazione della mia idea: che i “grandi protagonisti” del recente passato politico gavorranese e le dirigenze dei partiti, ormai stanche e obsolete, facciano un passo indietro e lascino a queste “nuove leve” scelte e programmazione».
«Questo è ciò per cui sto lavorando come Verde e come cittadino gavorranese: a Gavorrano si vince uniti e con una nuova classe politica che già si è formata ed è li che aspetta di lavorare insieme».