PITIGLIANO – Quattro domande per Stefania Saccardi sul destino della sanità della zona sud arrivano dai sindaci di Pitigliano, Giovanni Gentili, Manciano, Mirco Morini, e Sorano, Carla Benocci, contenute in una lettere aperta indirizzata direttamente all’assessore alla salute e vicepresidente della Regione Toscana.
“La sanità non è una questione che si possa liquidare con generiche affermazioni e rassicurazioni. Per le aree interne e gli ospedali cosiddetti minori quest’affermazione è ancor più valida. A Pitigliano, Sorano e Manciano così come a Massa Marittima o Orbetello perdere un medico in cardiologia equivale alla chiusura di un intero reparto a Careggi, l’impatto, poi, non è soltanto sui servizi medici, ma nell’intero impianto sociale. Quando richiediamo chiarimenti è perché viviamo una continua emergenza e abbiamo bisogno di certezze.
Per questo motivo, insistiamo, e vorremmo porre quattro domande precise a Stefania Saccardi, nostro assessore alla salute in Regione. Le chiediamo quattro risposte semplici e chiare:
· Perché, dopo la faticosa chiusura del bilancio 2017, sono chiesti ulteriori sacrifici
alle ASL ed alle strutture ospedaliere? Chi ha causato queste sofferenze?
· E’ consapevole che tagliare sui piccoli presidi ha effetti devastanti sui servizi, cosa che invece non accade se le economie si ricercano sui grandi ospedali e sulla burocrazia?
· Sono vere le notizie su un ripensamento della Regione Toscana sulla copertura delle cure omeopatiche? Ha valutato con attenzione cosa questo comporterebbe per la struttura ospedaliera di Pitigliano e per la residenza sanitaria di Manciano?
· Pensa che il conflitto centro/periferia si debba ulteriormente inasprire o crede che debbano essere presi seri provvedimenti nel senso di un aumento dei servizi nei territori di confine?
Gentile assessore, vorremmo precisare che questa nostra insistenza è un segno di fiducia nei suoi confronti e della Regione Toscana. Non ci accontentiamo di risposte sommarie e tranquillizzanti perché crediamo che comunità come quelle Pitigliano, Sorano e Manciano siano l’ossatura della nostra regione e che la nostra vita sia importante e strategica per il futuro.
Senza di noi – questa prospettiva è concreta e uno degli effetti è il decremento delle nascite – la Toscana sarebbe più povera. Chiediamo risposte e scelte chiare.
Vorremmo avere un’occasione di incontro per condividere con lei le nostre preoccupazioni”.