MONTE ARGENTARIO – «Nessuno di noi vuole uccidere gli ibridi, o sterilizzarli, né tantomeno far del male ai lupi» a parlare è Katia Orsini, del comitato “Argentario ambiente sicuro”. «E come noi la pensa anche l’amministrazione comunale. La soppressione per gli ibridi è solo l’ultima ratio, in caso di estrema pericolosità, dopo il trasferimento nei centri idonei ad accoglierli. Men che meno per i lupi, materia su cui tra l’altro, a differenza degli ibridi, il Comune non è neppure competente».
Katia Orsini è tra l’altro una animalista convinta, e gestisce una piccola oasi di animali salvati dalla morte tra cui caprette e pecore. «Certo il timore per i miei animali a volte c’è, la mattina spero sempre che nella notte non sia successo nulla, di ritrovarli tutti, ma ovviamente non vogliamo la morte del lupo».
Anche sulla presenza degli ibridi non è certa, «ce ne saranno forse due. Questo però, bisogna dirlo, non è l’ambiente del lupo. Non è un animale autoctono, non ha predatore, e il rischio è di distruggere un ecosistema; quindi, se si dovesse riscontrare una incompatibilità con il territorio, dovrebbe essere valutato anche uno spostamento in luoghi più consoni».