PORTO ERCOLE – «Le trappole saranno attive per trenta giorni e saranno controllate due volte al giorno. Iniziamo oggi un lavoro corale che ci permetterà di fare chiarezza sulla situazione». Il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, parla così del problema dei lupi sul territorio comunale e in Feniglia.
Cerulli ha voluto fare chiarezza su come «la Regione e il Ministero all’Ambiente hanno risposto all’allarme delle istituzioni locali. Il comune ha un’autorità quasi nulla in questo campo tranne quella di raccogliere la preoccupazione della popolazione – sottolinea Cerulli -. Dopo che siamo stati ascoltati dalla Regione oggi anche il Ministero dell’Ambiente ha risposto alle nostre richieste, con un passo concreto».
Insomma dopo l’allarme dato da Cerulli la regione ha fatto richiesta di porre sul territorio alcune trappole, ha così predisposto un piano che è stato approvato dal Ministero. La risposta del ministero recita: “Considerato l’allarme sociale si ritiene accettabile la formativa della Regione di procedere alle misure presentate per risolvere il problema. Nel caso che venga catturato un esemplare che risulti essere un lupo si predispone la liberazione in luoghi adeguati. Nel caso di un ibrido si procederà allo spostamento, alla castrazione o all’abbattimento dell’animale”.
I provvedimenti a cui si fa riferimento riguardano il posizionamento strategico di trappole (composte in modo da attirare soprattutto l’ibrido, la tipologia sicuramente più temuta), ma anche di fototrappole per il controllo della zona, della pineta e dintorni. I costi dell’eventuale spostamento, castrazione o abbattimento dell’eventuale ibrido saranno sostenuti dal comune.
Nella foto: Umberto Amato, Arturo Cerulli, Michele Lubrano.