GROSSETO – Si è svolto ieri l’incontro tra il consigliere Marco Di Giacopo e i rappresentanti d’istituto della cittadella dello studente, dove si è manifestata la volontà da parte dei ragazzi di essere protagonisti nella progettazione della nuova Casa dello Studente. “Il Consiglio comunale voterà lunedì prossimo la risoluzione dell’accordo con la Diocesi – spiega Di Giacopo – è tempo quindi di pensare già al futuro dell’immobile, a fronte anche del considerevole investimento (1 milione e 400 mila euro) che la Regione ha impiegato su di esso.”
Sopratutto, grazie a questo contributo, il Comune ha recentemente predisposto la ristrutturazione ed un progetto che prevede appartamenti per anziani e persone con difficoltà. “Stando a quanto dichiara l’amministrazione, dovrebbe avere luogo la creazione di un ‘centro diurno per anziani, minori, adolescenti e giovani’. In questo senso, credo sia opportuno che l’amministrazione avvii un processo di partecipazione e dialogo con il mondo della scuola: i presidi, i docenti e non ultimi in ordine d’importanza gli studenti – afferma Marco Di Giacopo -. Non è solo il nome a suggerirci che quel posto debba andare incontro alla realtà studentesca, ma anche l’ubicazione essendo al centro del maggiore polo studentesco della provincia. Pertanto sarebbe opportuno considerare una maggiore definizione dello spazio per gli studenti: penso a delle aule studio, ad una mensa convenzionata per gli studenti pendolari, a dei luoghi dove espletare attività extrascolastiche e di formazione. E’ lodevole ed importante che il Comune abbia previsto nell’immobile degli appartamenti per l’assistenza di anziani e persone con difficoltà, ma – prosegue il consigliere PD – questo non deve in alcun modo privare gli studenti e la scuola di un luogo con queste funzionalità nella migliore collocazione possibile”.
Interviene a riguardo anche Cristian Marchini, rappresentante d’istituto del Liceo Rosmini “Il corpo studentesco della cittadella è composto per buona parte da pendolari, va da sé che una struttura che recepisca le loro necessità è utile quanto fondamentale. Inoltre in alcuni casi, come per gli studenti dell’ISIS Leopoldo di Lorena, sarebbe un ottimo luogo in cui fare alternanza scuola lavoro, poiché spesso sono costretti a spostarsi notevolmente. Ciò va ad aggiungersi ad una già critica situazione per le assemblee d’istituto: per esempio la nostra scuola è ancora orfana di un luogo in cui svolgere le assemblee d’istituto plenarie oramai da quattro anni. Quindi chiedo che la voce di chi rappresento venga ascoltata, altrimenti rivendicheremo il nostro diritto di sciopero”.