GAVORRANO – Sinistra Italiana chiude la porte al partito democratico e ad ogni possibilità di riunire il centrosinistra. Per il partito guidato a livello comunale da Nicola Menale e a livello provinciale dall’ex sindaco Massimo Borghi non ci sono le condizioni per un progetto unitario che dopo anni riavvicini i vari partiti dello schieramento. Ad influire il giudizio che Sinistra Italiana dà sugli ultimi anni di amministrazione. No quindi al progetto lanciato da Andrea Biondi, e avanti con una lista propria che correrà alle elezioni comunali. Rimane aperta la porta per Biondi invitato da Sì a partecipare al loro progetto, mentre al Partito democratico Sinistra Italiana lancia una provocazione: appoggiate la nostra lista senza presentarvi alle elezioni.
«In questi anni – si legge nella nota – noi di Sinistra Italiana abbiamo militato nella coalizione Gavorrano Bene Comune,cercando di svolgere nel migliore dei modi il compito che i cittadini ci hanno assegnato, cioe’ quello di opposizione, con un unico scopo, salvaguardare gli interessi della comunita’. Per questo vogliamo ringraziare i consiglieri comunali di minoranza e il comitato Gente Comune per il prezioso lavoro svolto. Non e’ stato un lavoro semplice anche perché di fronte c’è stata una maggioranza che ha governato con l’arroganza dei numeri,dimostrando incapacità, con una Sindaca che oggi viene criticata ed attaccata dai suoi stessi sostenitori, dimenticando che se oggi il Comune di Gavorrano e’ sull’orlo del fallimento, anche i componenti della Giunta e i consiglieri di maggioranza hanno le proprie responsabilita’, così come il Pd».
«Il risultato del loro Governo e’ sotto gli occhi di tutti. Oggi ci ritroviamo con un bilancio balbettante tendente al rosso, il sociale e’ sparito dall’agenda di questa Amministrazione ed il regolamento urbanistico scaduto ormai da tanti anni, ha messo in difficoltà cittadini e imprese del territorio. La tassa di soggiorno è raddoppiata e nessuna risposta è arrivata rispetto al reinvestimento di tali somme, vista anche la gestione deficitaria del Teatro delle Rocce. Infine, ma non per ultimo per importanza, l’incapacità di prendere una posizione sui Gessi Rossi».
«Duole dirlo, ma noi lo avevamo detto, chi ha governato questo territorio lo ha fatto per inerzia ed affrontando le urgenze senza seguire una bussola che li guidasse, cioe’ il programma elettorale. E non ha creato prospettive. Il primo responsabile e’ il Partito Democratico che come al solito dirige le scelte politiche a sua immagine e somiglianza, utilizzando le persone per raggiungere i propri scopi, per poi scaricarle, come nel caso della Sindaca, quando non piu’ utili. Crediamo che parole come credibilità e coerenza hanno sempre valore in politica e quindi pensiamo che un dialogo sereno non può essere instaurato in questa fase con chi ci ha trattato con arroganza e marginalità».
«In tutto questo quadro apprezziamo il tentativo di Andrea Biondi teso a riunire le diverse parti politiche contro il centrodestra. Ma anche da quello che registriamo in questi giorni con la guerra intestina nella coalizione tra PD e PSI, dentro e fuori la giunta, con lo stesso segretario del PD che, dopo averlo proposto, dice di non aver ancora deciso se Andrea Biondi può essere il candidato, si capisce che non ci possono essere prospettive con chi ha distrutto Gavorrano e con chi al proprio interno é perennemente in lite e quindi poco affidabile».
«Le porte della nostra lista rimangono ovviamente aperte per il compagno Andrea Biondi. Il PD invece dopo 10 anni di errori , se davvero non vuole il centrodestra al governo di Gavorrano a cui ha aperto la strada anche nel nostro territorio , faccia una cosa giusta : salti un giro e sostenga la nostra lista. Riteniamo oltretutto che le comunità non si rimettono insieme, riunendo solo le sigle politiche o con strane alchimie sui numeri in lista elettorale,ma lo si fa con una lista aperta ai cittadini liberi e con spiccato senso civico ed a un serio programma che guardi con ottimismo al futuro di Gavorrano. Dopo le elezioni ed in un clima più sereno potremo ridiscutere e superare le difficoltà di questi anni».