FOLLONICA – Divulgare la conoscenza dell’ambiente marino in inverno per godere del suo patrimonio in estate, è questa è la finalità del progetto “Sai cosa c’è sotto?” elaborato dal Circolo Sub L.N.I. di Follonica e al quale l’amministrazione comunale di Follonica ha aderito con entusiasmo, proseguendo il suo impegno scaturito dall’adesione alla Carta di Partenariato del Santuario Pelagos che impegna i comuni costieri aderenti nell’attività di divulgazione e coinvolgimento degli utenti del mare in percorsi di apprendimento e conoscenza dell’ecosistema marino.
Il progetto è stato presentato questa mattina nella sala consiliare del municipio dall’assessore al mare Alberto Aloisi, Antonino Vella del circolo nautico e le dirigenti scolastiche degli istituti comprensivi 1 e 2, Elisa Ciaffone e Paola Brunello.
«Il progetto “Sai cosa c’è sotto?” è la prima di una serie d’iniziative previste per il 2018 –spiega Alberto Aloisi-. E’ assolutamente necessario sensibilizzare le persone nei confronti del mare. Si parla sempre d’inquinamento o corrosione costiera e pensiamo che tutto questo sia dovuto all’attività nel mare, mentre rappresenta solo il 20 per cento delle cause d’inquinamento. La sfida più grande, oggetto del progetto, è la nostra condotta quotidiana in terra. E’ un tema molto importante da affrontare e mi rendo conto che le politiche del mare per molto tempo si sono concentrate esclusivamente sulle spiagge. E’ il caso di cambiare rotta e comprendere il mare nella sua totalità».
Le lezioni saranno effettuate davanti ai due acquari allestiti nella sede storica del circolo Sub di Via Zara e sono rivolte ai bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari fino all’università della libera età, dagli sportivi agli utenti del mare in genere, coinvolgendo gli stessi in percorsi dedicati che spaziano dalla storia del nostro litorale alla descrizione dell’ambiente subacqueo, dall’attività economica del mare con la descrizione delle tipologie di pesca nel golfo all’attività sportiva e subacquea.
Per gli studenti sarà un modo di conoscere meglio il mare e il territorio. «Ci piace molto questo progetto –affermano, infatti, le dirigenti scolastiche Paola Brunello e Elisa Ciaffone – non solo perché avremo modo di svilupparlo insieme, ma soprattutto perché ai ragazzi spesso manca la conoscenza del proprio territorio mentre ne hanno tantissima negli ambiti più vasti. L’educazione ambientale relativa al comportamento è un aspetto molto importante».
«L’antropizzazione della costa -sottolinea anche Antonino Vella, che accoglierà i ragazzi e terrà le lezioni- è un grande problema. Bisogna iniziare a comprendere che tutto quello che facciamo in terra automaticamente lo ritroviamo nel mare. Faccio un esempio; nell’agricoltura l’uso di diserbanti e perfino i fosfati contenuti nei liquami o nell’industria, in cui si usa l’acqua marina che poi viene riversata in mare a temperature diverse, tutte queste azioni alterano il ph dell’acqua, la sua ossigenazione e la luminosità. Quindi la conoscenza dell’ambiente marino con tutte le sue tematiche è essenziale per una corretta fruizione. Attraverso questo progetto ci auspichiamo un’inversione di rotta».
Il progetto rientra tra le iniziative previste dal progetto Pelagos al quale il Comune ha aderito nel 2016 con la sottoscrizione della “Carta di Partenariato del Santuario Pelagos”. Durante la presentazione odierna la referente Pelagos comunale, Stefania Galatolo, ha consegnato la bandiera “testimone” che sventolerà durante le lezioni previste dal progetto.