GROSSETO – Grosseto è all’avanguardia per la presenza di imprese artigiane che si occupano della cura e della manutenzione del verde. La nostra provincia, infatti, si attesta al 22esimo posto tra le 105 province italiane per il numero di aziende del settore, che in Maremma nel secondo trimestre del 2017 erano 170. Ma non basta: il comparto ha bisogno di crescere per allinearsi alla media europea. E una possibilità oggi c’è. A fornirla è il Governo, che nella manovra finanziaria 2018 ha inserito una detrazione fiscale del 36% per incentivare l’attività del comparto produttivo che si occupa del verde.
«Anche nella nostra provincia – spiega il segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani – abbiamo molte aziende artigiane interessate al bonus relativo alla sistemazione a verde e realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Tra l’altro la Toscana è tra le sei regioni in cui le imprese artigiane del settore superano il migliaio. Un’opportunità per la nostra economia che ha necessità di sfruttare tutti gli sgravi che lo Stato mette a disposizione come incentivi. Il nuovo bonus verde 2018 spetta a privati e condomini che sostengono spese per la sistemazione del verde (giardini, terrazzi, balconi anche condominiali), il recupero del verde di giardini di interesse storico, la fornitura di piante o arbusti, la riqualificazione di prati. E ancora, i lavori e gli interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati».
Interventi che, secondo le stime del Governo, riguarderanno soprattutto ville, villini e palazzi di pregio ma anche normali condomini. Il fatturato della cura e manutenzione del paesaggio è pari a 1.831 milioni di euro e per il 67,2% è generato da imprese con meno di 20 addetti. «La leva fiscale introdotta – precisa Ciani – va nella direzione di incentivare la creazione di valore delle attività di cura e manutenzione del paesaggio che in Italia presenta un vistoso ritardo rispetto agli altri Paesi europei. In Italia la quota di valore aggiunto del settore sul Pil è dello 0,06%, la metà del Pil registrato dalla media dell’Unione europea». Tra i Paesi europei la quota più elevata di valore aggiunto generata dal comparto cura e manutenzione del paesaggio si riscontra in Germania con lo 0,19% del Pil, seguita dal Belgio con lo 0,18%, Olanda con lo 0,16%, Francia con lo 0,13% e Regno Unito con lo 0,11%, valore in linea con la media europea. «Incentivi della domanda privata finalizzati a un maggiore orientamento al decoro e al contenimento della concorrenza sleale del sommerso, associati a una domanda pubblica qualificata – conclude Ciani –, possono ridurre il divario con gli altri Paesi europei».