ROCCASTRADA – Gli hanno sparato a bruciapelo, e poi hanno tentato di disfarsene gettandolo tra la vegetazione. È morto così, ieri un bel Labrador color miele, nella zona di Roccastrada. Il cane è stato ucciso a poca distanza da casa, quasi sotto gli occhi del suo proprietario.
«Saranno le indagini a stabilire cosa è successo di preciso – afferma Raimondo Silveri guardia zoofila e direttore nazionale della Lac – questa mattina abbiamo effettuato un sopralluogo nella zona». La casa dei proprietari del Labrador si trova sotto Roccastrada, vicino ad una cava. Il cane si è allontanato di pochi metri, non si sa cosa sia successo, fatto sta che il giovane proprietario ha sentito un colpo di fucile, è uscito fuori «e ha visto degli uomini che gettavano il cane tra la vegetazione, mentre alcuni di loro buttavano un secchio d’acqua sul sangue». Racconta Silveri. Ovviamente saranno le indagini a stabilire la dinamica di quanto accaduto. Del caso si stanno interessando anche i Carabinieri.
Il ragazzo è sceso e ha chiesto chiarimenti, ma i cinque uomini che ha trovato una volta raggiunto il posto hanno detto di non sapere nulla, e che quella era proprietà privata, che non poteva stare lì.
«Faremo fare l’autopsia, anche se da un primo accertamento sembrerebbe che a sparare sia stato un calibro 12, un pallettone, e anche perché queste persone avessero un fucile in un momento di caccia chiusa. Dobbiamo capire anche se chi ha sparato lo abbia fatto perché magari aveva posto delle trappole per la caccia di frodo e non voleva essere scoperto». Enorme lo sdegno su Facebook, tra gli animalisti di tutta la provincia «Chi ha compiuto un gesto tanto atroce è solo una bestia e deve pagare». Quel che è certo è che l’uccisione di un animale è un reato molto grave, punibile con sino a tre anni di arresto e una sanzione che arriva a 15 mila euro.