GROSSETO – Cna Grosseto è impegnata per il rispetto della normativa Fgas, in base alla quale gli addetti agli interventi di installazione e manutenzione sugli impianti che contengono gas serra devono essere regolarmente certificati, e per la tutela delle imprese che, per attenersi alla normativa, hanno investito tempo e denaro.
Da molto, infatti, l’associazione grossetana degli artigiani riceve segnalazioni, da imprese in regola, sulla facilità di raggirare la normativa, che recepisce una direttiva europea. Una situazione denunciata nei giorni scorsi anche da Striscia la Notizia, il tg satirico di canale 5, che ha dimostrato quanto sia semplice, attraverso il commercio online, acquistare Fgas e poterlo, quindi, utilizzare per la manutenzione di impianti, come quelli di condizionamento.
“La maggior parte delle aziende che operano sul territorio nel settore dei gas effetto serra sono certificate, così come qualificati sono gli addetti – spiega Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto -. Lo dimostra il fatto che dal 2013 ad oggi sono oltre 200 le imprese che hanno partecipato ai nostri corsi per ottenere la certificazione, e oltre 250 gli operatori formati, iscritti nell’apposito registro”. Eppure questo non basta: perché sono comunque molti gli installatori che agiscono senza qualifica “…causando – spiegano dalla Cna di Grosseto – un danno a chi agisce nelle norme, perché si tratta di vera e propria concorrenza sleale, e spesso raggirando anche i clienti che non sanno che, per operare nel campo, servono qualifiche precise”.
“Per capirsi – continuano dalla Cna – non basta che la ditta sia certificata perché possa lavorare sugli impianti, serve anche che il singolo manutentore abbia seguito il corso di formazione, superato due esami e ottenuto il cosiddetto ‘patentino’ che permette di essere inseriti nell’elenco degli autorizzati”.
E per tutelare al meglio gli interessi delle tante imprese associate che agiscono secondo legge e che investono per formare il proprio personale e certificare le strumentazioni, Cna Grosseto si è confrontata con i vertici nazionali dell’associazione per chiedere un ulteriore intervento di controllo da parte del Ministero dell’Ambiente, dopo quello già ufficialmente richiesto due anni fa, e il recepimento, da parte del Governo, della nuova normativa europea per poter applicare il regime sanzionatorio previsto. “Servono maggiori controlli sui presunti ‘abusivi’- conclude Anna Rita Bramerini – e sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole”.