GAVORRANO – Andrea Biondi c’è. Nel centrosinistra si sblocca l’impasse in vista delle amministrative e quella che fino a poche settimane fa sembrava un’ipotesi inizia a prendere corpo. «Dopo l’ultimo appello, quello dei cittadini (Leggi:#Amministrative2018, Biondi piace a politica e società civile: con lui centrosinistra unito. Ecco l’appello), in cui ho ritrovato – dice Biondi – tutti i concetti che anche io sposo in pieno mi rendo disponibile per un progetto unitario di rilancio del centrosinistra». Il progetto che ha in mente Biondi (stamattina ha incontrato i giornalisti in una conferenza stampa) da una parte ha l’obiettivo di riunire il centrosinistra e dall’altro di dare spazio ad una forte componente civica. Politica e società civile insieme per battere le destre e creare le condizioni giuste per affrontare le difficili scelte che si troverà di fronte il futuro sindaco di Gavorrano.
«Fino a qualche giorno fa non volevo che il mio nome fosse speso a vanvera, non c’erano le condizioni. Oggi invece se Pd e Sinistra Italiana ci stanno, insieme ai cittadini che con l’appello di ieri hanno voluto tracciare un percorso, io mi rendo disponibile. Se il mio nome serve a dare una prospettiva nuova, e ripeto unitaria, io ci sono».
Manager con esperienze all’estero (oggi lavora in un’agenzia per il lavoro a Follonica), in passato Biondi ha ricoperto il ruolo di capogruppo del centrosinistra nella prima amministrazione targata Borghi (2009 – 2011). È stato iscritto a Sinistra Ecologia e Libertà e poi, dopo lo scioglimento di Sel, non ha più aderito ad alcun partito.
«Ho già in testa anche il nome della lista: Gavorrano Progressista – spiega Biondi -. Vorrei che nella lista ci fossero metà candidature provenienti dalla società civile e metà dal mondo dei partiti, senza veti per nessuno. L’ispirazione in fondo è quella della lista Borghi del 2011 che dette spazio anche al comitato cittadino oltre che alle forze politiche».
Il rapporto con l’ex sindaco è buono. «Ho fatto campagna elettorale per Borghi fino alla settimana scorsa per le politiche e a livello locale credo che, anche alla luce dei risultati del 4 marzo, si debba provare a presentare un progetto tutti insieme».
Adesso toccherà ai partiti dare un segnale sul progetto Biondi. Il Pd aveva già dato alcune indicazioni nelle settimane passate, mentre da Sinistra Italiana si attende una presa di posizione. «Se un progetto unitario come quello che chiedono i cittadini – dice Biondi – parte, non lo può fermare nessuno. Decidere di fare una lista contro (per chi decidesse di non aderire al progetto, ndr) togliendo voti ad una compagine progressista e concedendo di fatto il governo alla destra, credo che sarebbe l’errore più grande per chi si dichiara di sinistra. Credo che non ci siano motivi a livello politico per dire no a questo progetto. La discriminante sarà comunque la volontà dei cittadini».
Nei prossimi giorni Biondi contatterà sia il Pd che Sinistra Italiana. «I tempi sono stretti, ma comunque abbiamo la possibilità di non bruciare le tappe».