CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Sono cinque in meno di due anni le ecoballe di plastica compattata approdate sulla spiaggia di Castiglione della Pescaia. L’ultima, di nuovo a Punta Ala, si è spiaggiata dieci giorni fa, e la rimozione è in corso in queste ore.
Quattro sono arrivate a riva, mentre una è rimasta impigliata nella rete di un pescatore. «Per noi sta diventando un problema – afferma il vicesindaco Elena Nappi – oltre che un costo. C’è anche un’indagine aperta della Capitaneria di porto, per capire da dove arrivino». In principio si è creduto che le ecoballe fossero cadute da qualche chiatta che potrebbe fare questa tratta per arrivare ad un centro di smaltimento.
Cinque ecoballe in due anni sembrano però davvero troppe, e così è stata aperta una indagine da parte della Capitaneria. Le ipotesi al vaglio sono molte, anche che non siano state perse ma “smaltite” (si fa per dire) in mare.
«Intanto questa mattina stiamo rimuovendo la balla di rifiuti – prosegue Nappi – lo facciamo con i nostri operai perché farlo fare a Sei Toscana costerebbe 300 euro: poi dobbiamo trovare un sito di stoccaggio per consentire ad Arpat di fare le analisi. Loro dovranno prima capire se sia radioattiva, poi la spacchetteranno per vedere cosa c’è dentro. E siccome c’è una indagine in corso non possiamo smaltirla. Quella che è rimasta nella rete del pescatore ancora ce l’abbiamo». Insomma, una operazione che ogni volta costa al comune circa un migliaio di euro.