ORBETELLO/MONTEARGENTARIO – Si moltiplicano gli avvistamenti tra Porto Ercole e Ansedonia di quello che ad alcuni pare essere un lupo, ad altri un cane lupo cecoslovacco, e, alle preoccupazioni dei cittadini, adesso si unisce la rabbia degli operatori turistici, i quali temono che l’imperversare dei grossi predatori nella zona dell’Argentario possa compromettere la stagione turistica, ormai alle porte.
Ancora non si sa se sia un lupo o un cane, ancora non si sa se, a essere avvistato, sia sempre lo stesso esemplare o più esemplari che, allontanati dal branco perché ormai adulti, stanno girovagando per cercare un proprio spazio oppure, nella peggiore delle ipotesi, se questi siano i lupi della Feniglia che, in mancanza di cibo, escono dalla riserva e si aggirano intorno ai centri abitati per cercare di ché sfamarsi.
Ancora non si sa niente, il primo sopralluogo della Polizia Provinciale si è risolto con un nulla di fatto e non è stato reso noto se altri sopralluoghi siano stati effettuati o meno. Dalla Regione Toscana, coinvolta nella vicenda dal sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, ancora silenzio assoluto su come l’iter procederà o se la situazione sia stata già segnalata al Ministero.
Nell’incertezza generale e con il susseguirsi di avvistamenti, la preoccupazione tra la gente cresce e ai semplici cittadini, adesso, iniziano a unirsi al coro delle proteste anche gli imprenditori turistici, primo fra tutti il noto imprenditore di Ansedonia, Franco Bastanti, detto Vinicio, che ha avvistato il lupo ieri mattina davanti al suo ristorante, situato a pochi metri dall’ingresso della pineta della Feniglia “Adesso come risolviamo questo problema? – tuona Bastanti – La domanda la pongo agli organi preposti al controllo del parco della Feniglia. Sono residente ad Ansedonia da 70 anni, da quando sono nato, mai la pineta e stata popolata da simili animali selvatici. La fauna ricorrente è fatta di caprioli,cinghiali, volpi, conigli e di tutte le specie di volatili acquatici e migratori, fagiani, ma, da 5 mesi, sono stati notati un branco di lupi selvatici, che scorrazzano per tutto il tombolo, causando la fuga in massa di animali docili, come caprioli e daini, che si sono rifugiati nelle colline vicine tra Ansedonia e Poggio Tiberio”.
Bastanti sembra fermamente convinto del fatto che i lupi siano stati lanciati, basandosi sul comunicato del WWF che plaude alla presenze del lupo come elemento utile a riequilibrare la presenza degli ungulati “Come si può lanciare questo tipo di animale in una oasi naturale solo per equilibrare la presenza di troppi caprioli, le cui carcasse sono state già rinvenute sia dentro che ai margini della pineta – prosegue – il genio che ha escogitato questo sistema rudimentale non ha messo in conto che la pineta e parco naturale sono aperti alle persone”
L’unico rimedio a cui pensa l’imprenditore, vista la presenza del grosso predatore, è l’interdizione al pubblico della pineta, con tanto di cartellonistica che ne segnala la presenza , ma amaramente aggiunge “Voglio dare una notizia che forse a qualche persona è sfuggita: il tombolo della Feniglia, in tutto l’arco dell’anno è meta di salutari passeggiate di famiglie con bambini, alcuni anche con il cagnolino al guinzaglio; è meta di ciclisti, che percorrono la pineta per immettersi sulla ciclabile sotto Ansidonia; di bagnanti nei periodi estivi, che usano gli stradoni interni per raggiungere la spiaggia in luoghi meno affollati. La pineta è una grossa attrattiva turistica data la sua posizione, collocata tra il mare e la Laguna di Orbetello e collegamento naturale tra l’ Argentario e la terra ferma. E’ un patrimonio ambientale da salvaguardare e da far usare ai turisti e residenti”.
Interdire la pineta, perciò, secondo Bastanti, comporterebbe un grave danno economico e d’immagine all’intero territorio, non solo a coloro che hanno un’attività turistica sul tombolo, senza contare che, ormai, gli animali escono regolarmente e vengono avvistati intorno alle case, come testimoniano le molte segnalazioni che si susseguono sui social “Ieri alle 11 davanti al ristorante “Il Botteghino di Ansedonia”, di cui sono proprietario – racconta Vinicio – è stato avvistato il lupo (nella foto di copertina) e mi chiedo, come mai adesso escono dalla pineta anche di giorno, incuranti delle auto e dei pochi passanti che transitano sul ponte di. Via comunale n 18. Mi chiedo, ma non esiste, all’interno della pineta, un corpo forestale che tuteli la sicurezza delle persone? Avendo un’attività ricettiva di ristorazione, questa situazione sta creando un danno economico”.
Il corpo Forestale dello Stato è stato è stato soppresso e gli agenti sono stati trasferiti o nei Vigili del Fuoco, o nei Carabinieri Forestali che, di fatto, hanno ereditato le funzioni del corpo disciolto, ma come effettivamente i Carabinieri possano intervenire per arginare il fenomeno sta al Ministero dell’Ambiente stabilirlo, particolarmente se fosse accertato che gli animali siano effettivamente lupi e, quindi, specie protetta.
“La mia preoccupazione è per il week end di Pasqua – conclude Bastanti – quando saranno aperti anche i ristoranti sulla spiaggia e avremo per 2/3 giorni una grossa affluenza di turisti. Un lupo solitario, ieri, è stato attratto da un piccolo ristorante aperto, ma completamente vuoto, e si è affacciato sino al cancello di ingresso, sicuramente affamato. Non posso immaginare quando saranno aperti tutti e quattro i ristoranti, avremo il branco fuori dai cancelli? E sicuramente nessun cliente. Spero che il mio appello sia raccolto da chi può intervenire radicalmente e risolvere il tutto entro e non oltre il 20 marzo”.