GROSSETO – «Le dichiarazioni dell’assessore Fabrizio Rossi, in merito alla vicenda del PEEP Pizzetti necessitano di precisazioni». Lo afferma il Consorzio COGRAE di Grosseto, chiamato in causa dall’amministrazione comunale qualche giorno fa sulla stampa locale.
«A differenza di quanto affermato il COGRAE non ha ricevuto nessun anticipo dalle famiglie per pagare gli oneri del cosiddetto ‘conguaglio’. Quello che invece è accaduto è che per alcune famiglie (12 per la precisione), in fase di stipula del contratto, COGRAE ha preso l’impegno di farsi carico degli eventuali oneri di esproprio. Ed è esattamente quello che farà se, all’esito delle azioni legali, la Giustizia stabilirà che tali oneri sono dovuti al Comune».
I proprietari interessati dall’accordo non hanno versato somme aggiuntive per gli eventuali conguagli, rispetto al prezzo stabilito per la costruzione degli edifici, ma hanno potuto acquistare le case ai costi pattuiti.
La situazione, per il momento, è in esame presso il Consiglio di Stato, dopo che il COGRAE e altre cooperative hanno deciso di ricorrere contro la decisione del TAR della Toscana, ma non sono escluse altre azioni. «Le cooperative di costruttori – continuano dal COGRAE – sono parte lesa in questa vicenda, tanto quanto le famiglie che hanno acquistato, perché alla firma della convenzione per l’acquisto dei terreni (e pure successivamente) è stato nascosto il fatto che fosse pendente un ricorso per la valutazione del valore terreno ed anche di che importi si trattasse».