GROSSETO – «Nonostante siano previsti ingenti investimenti, la generalizzata inefficienza della Pubblica Amministrazione genera, invece, il calo della spesa per le opere pubbliche e, anche qualora ci siano realtà in controtendenza, non vengono interessate le aziende del territorio» parole dure contro gli Enti Pubblici, particolarmente Comuni e Province, dell’ ANCE Grosseto che, al termine della campagna elettorale, chiede ai parlamentari eletti sostegno per il settore edile e per l’indotto.
«L’Osservatorio congiunturale dell’industria delle costruzioni dell’ANCE – illustra l’associazione di categoria – ha evidenziato che, nei bilanci nazionali, sono stati previsti finanziamenti per le opere pubbliche con un aumento del 72% per il triennio 2016-2018, che è stato superato il Patto di Stabilità interno, di cui in passato i comuni della Maremma si sono palesemente lamentati, e previste misure di sostegno agli investimenti locali. Nonostante questo non sono stati raggiunti positivi risultati economici, a causa della generalizzata inefficienza della Pubblica Amministrazione».
Il Centro Studi dell’ANCE evidenzia che il settore dei lavori pubblici, su base nazionale, ma mutabile anche su base locale, nel 2017 ha registrato un calo del 3% rispetto al 2016.
Il sistema degli Enti locali (Comuni e Province) ha ridotto la spesa per investimenti in opere pubbliche. Appare in contro tendenza il Comune di Grosseto con il Bando per la riqualificazione delle periferie, ma sui lavori appaltati di oltre 5 milioni, a causa della scelta del metodo delle gare negoziate a sorteggio e come più volte annunciato e previsto dalla nostra Associazione, non risultano imprese locali impegnate nei cantieri «Questo a discapito del mantenimento occupazionale territoriale – prosegue l’associazione – tema sul quale l’ANCE Grosseto ed altre associazioni di categoria hanno lanciato un’azione per la tenuta del tessuto produttivo delle aziende edili più strutturate. L’inefficienza nelle procedure di spesa della Pubblica Amministrazione ha annullato gli obiettivi prefissati dalle scelte di politica economica».
«A ciò va aggiunta l’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti – prosegue l’ANCE Grosseto – che in molti casi ha rappresentato un freno per mancanza di chiarezza interpretativa, ma in molti altri casi ha trovato ostacoli nella burocrazia degli Enti locali. Per l’inefficienza della Pubblica amministrazione, nell’ultimo biennio sono stati persi su base nazionale 6 miliardi di investimenti aggiuntivi».
«Al prossimo Parlamento ed ai rappresentanti del nostro territorio – conclude l’associazione – è affidato il compito legislativo di attenuare gli ostacoli che stanno impedendo gli investimenti infrastrutturali, che rappresentano una leva per il consolidamento economico del Paese e delle imprese, di cui anche il territorio della Maremma ha incontestabile bisogno».