GROSSETO – Conto alla rovescia per la super sfida fra Gavorrano e Pisa in casa Rossoblù, ma anche autocritica dopo il ko di misura contro un’Arzachena non irresistibile.
“Purtroppo paghiamo a caro prezzo le sbavature – ha commentato il tecnico dei minerari Giancarlo Favarin – mi spiace perché contro l’Arzachena era una partita alla nostra portata, ci siamo complicati la vita come al solito e questo è diventato un problema. Una volta l’uno, una volta l’altro, commettiamo errori. Peccato perché dopo il Piacenza in casa dovevamo dare continuità. Ora ci aspetta il Pisa, non dico che partiamo battuti ma è una squadra che ci può castigare in qualsiasi momento”.
Tanto lavoro a partire da lunedì, in previsione del primo di tanti impegni ufficiali programmati al sabato. “Abbiamo lavorato sull’attenzione da mettere sui particolari – ha continuato l’allenatore – la squadra non è più quella di prima ma contro queste avversarie non puoi concedere nulla. Se il campionato riaperto ci complica la vita? Nei panni dei giocatori del Pisa cercherei di vincerle tutte ma non è semplice neanche per la capolista Livorno, che sta sentendo la pressione, senza considerare l’Alessandria che sta vincendo da parecchio tempo è considerata la qualità della sua rosa non la metterei assolutamente da parte. Nessuna defezione, solo Borghini ha preso una botta al ginocchio mentre Merini ha recuperato ma è molto tempo che è fermo, è a disposizione ma gli manca il minutaglia e non potrà fare tutta la partita”.
Nessun dubbio circa la volontà del gruppo di fare una buona prestazione contro i pisani, una delle ex squadre di Favarin e che ha giurato di riscattarsi dopo il pareggio dell’andata, quello 0-0 che per i nerazzurri equivalse ad una sconfitta.
“Sono peggio le gare contro squadre come il Prato – ha detto Favarin – che sembrano facili e si toppano. Contro il Pisa sono più tranquillo. Loro variano dal 4-3-3 al 4-4-2, giocano con Negro e Masucci davanti, poi a gennaio hanno inserito elementi come Lisi e altri. Dobbiamo trovare sicuramente un approccio forte per agonismo e intensità, se togliamo gioco ad alcuni di loro e li mettiamo in difficoltà e meglio è, ma è chiaro che ci vuole la convinzione di poter fare loro male, sperando di fare loro gol come ha fatto la Lucchese”.