ORBETELLO – Dopo la proposta lanciata da Liberi e Uguali di Grosseto per bocca della coordinatrice nazionale Rossella Muroni, arriva la “benedizione” di Antonio Natali noto storico dell’arte già direttore della Galleria degli Uffizi uno dei musei più importanti del mondo.
Il concetto di partenza è nel solco tracciato dal museo Guggenheim di Bilbao che, a fronte di un investimento importante ma assolutamente sostenibile, adesso garantisce 5500 posti di lavoro e assicura flussi turistici inimmaginabili solo pochi anni prima della sua realizzazione.
Il territorio orbetellano secondo il comitato di Liberi e Uguali è probabilmente il più adatto d’Italia per una struttura del genere sia per l’indiscutibile valore paesaggistico della zona che per la vicinanza agli aeroporti di Roma e Pisa. Ciclovia, Statale Aurelia da mettere in sicurezza togliendo la concessione a SAT, ferrovia su cui possono gia’ correre treni veloci, i porti dell’Argentario e la mediocroceristica rappresenteranno, sempre secondo la lista di Pietro Grasso, quell’intermodalita’ che garantirà il raggiungimento di milioni di turisti da ogni parte del mondo.
“A Grosseto” scrive Natali “è stata avanzata una proposta riguardo alla possibilità di fruire d’uno spazio industriale ( l’area dell’ex Sitoco ad Orbetello) dismesso per farne un museo d’arte contemporanea. Nella migliore delle ipotesi l’idea sarà parsa soltanto un’utopia.
Allora intanto dirò che in questi tempi confusi le utopie sono la salvezza delle nostre menti e delle nostre anime.
Subito dopo aggiungo però che in questo caso non si tratta affatto di un idea forte ma irrealizzabile; giacché Bilbao, con la fama che ha raggiunto proprio in virtù di un museo d’arte contemporanea in cui nessuno osava prima sperare, insegna che soltanto la volontà politica d’impegnarsi a mutare il corso di declini che paiono inarrestabili può determinare una rinascita. L’idea prospettata a Grosseto è bella e intelligente: bella perché finalmente aspira a introdurre quel territorio in un giro di cultura internazionale, intelligente perché la creazione d’una struttura come quella ipotizzata darà lavoro sicuro a tante donne e uomini che ora languono nell’incertezza del presente e del futuro. Importante sarebbe che tutti si sentissero coinvolti in un’impresa il cui esito dipendeproprio dalla voglia e dalla capacità d’ognuno di battersi per la sua realizzazioni. E’ insomma indispensabile che il popolo ci creda. ”
Confidiamo che, dopo il parere da parte di una figura così importante della cultura Italiana, si possa cominciare a discutere concretamente di quella che, al momento, è l’unica proposta seria per l’area ex Sitoco e che può cambiare in positivo l’economia e l’occupazione dell’intera provincia di Grosseto.
A meno che non si preferisca ancora puntare come fa il centrodestra ed il PD su seconde case e centri commerciali.