ORBETELLO – «Recentemente, è stata documentata la presenza di un piccolo gruppo di lupi nella Riserva naturale dello stato Duna Feniglia, ambiente caratterizzato sostanzialmente da tre fasce di vegetazione, una pineta artificiale di pino domestico, una zona di pini misti a latifoglie sempreverdi e la fascia della tipica vegetazione costiera, con una forte presenza di ungulati, come daini e cinghiali, che può causare seri problemi alla vegetazione (al punto che, per garantire il rinnovamento della pineta, alcune parti devono essere recintate per impedire agli ungulati di danneggiare le piantine in crescita)». A spiegare la situazione Angelo Properzi del WWF di Grosseto.
«Si tratta perciò di una situazione nella quale l’arrivo di un grosso predatore come il lupo, che può tenere naturalmente sotto controllo il numero di ungulati, ripristinando un equilibrio tra questi e la vegetazione, non può che essere positivo. Tanto più che nella Riserva non sono presenti attività umane, come l’allevamento, che con il lupo possano entrare in contrasto. Nonostante questa situazione assolutamente favorevole alla presenza del predatore, in alcuni settori della popolazione locale sono sorti malumori, a nostro avviso immotivati, legati ad una presunta pericolosità della specie per l’uomo».
«Simili timori sono legati più ad un fatto culturale (come le fiabe che hanno per protagonista il “lupo cattivo”) che a rischi oggettivi per chi frequenti una zona dove siano presenti lupi. Non risultano infatti in Europa casi reali e documentati di uomini feriti o uccisi da lupi, in quanto i lupi tendono ad evitare contatti con la nostra specie (come ben sanno gli appassionati di osservazione della fauna selvatica, che hanno in questi giorni inutilmente tentato di osservare e/o fotografare proprio i lupi della Feniglia). A questo riguardo, sono molto più pericolosi i cani, specialmente se di grossa taglia, in quanto, essendo abituati al rapporto con l’uomo, possono a volte diventare aggressivi nei suoi confronti. Quindi l’unica raccomandazione e precauzione che ci sentiamo di fare è quella di non portarsi dietro cani (tra l’altro è vietato introdurli in Feniglia come in tutte le aree protette!) la cui presenza potrebbe provocare una reazione dei lupi. E, se qualche animale in Europa provoca la morte di un certo numero di persone, non si tratta certo di lupi, orsi o altri grossi mammiferi, bensì di vespe e simili. Perciò, ci sentiamo di poter rassicurare tutti coloro che frequentano la Feniglia per passeggiate, gite in bicicletta, bagni in mare, ecc., sul fatto che possano tranquillamente continuare a farlo, senza doversi minimamente preoccupare per la presenza dei lupi, perché, anche nel caso dovessero incontrarli, sicuramente saranno proprio i lupi ad avere paura ed allontanarsi». Conclude il WWF.