GROSSETO – Le 23 organizzazioni promotrici dell’appello «Mai più fascismi», espressione di tanta parte del mondo democratico, sabato 24 febbraio a Roma daranno vita alla manifestazione nazionale «Mai più fascismi, mai più razzismi». Il programma è il seguente: concentramento alle ore 13.30 in piazza della Repubblica, ore 14.30 avvio del corteo e arrivo in Piazza del Popolo dove avrà luogo dalle ore 15.00 la manifestazione.
Dalla provincia Grosseto partiranno pullman da:
– ore 9,30 Camera del Lavoro di Follonica, Viale Europa 3
– ore 10,00 Camera del Lavoro di Grosseto, Piazzale multisala The Space Via Canada
Per prenotazioni: Cgil Grosseto 056445911
La Cgil di Grosseto, insieme alle altre ventidue organizzazioni promotrici dell’appello «Mai più fascismi, mai più razzismi», sarà in piazza a Roma sabato 24 febbraio per la manifestazione nazionale. «Saremo in piazza nel segno della continuità dell’impegno e stiamo organizzando, con le altre associazioni, iniziative in tanti luoghi per la raccolta di firme dell’appello «Mai più fascismi». La rinascita dei fascismi e dei razzismi è qualcosa di reale, è un errore derubricarla ad un fatto di folklore o di nostalgia malata. Il ‘no’ ai fascismi deve associarsi all’impegno a costruire i contesti sociali dove l’inclusione e la condivisione dei diritti e dei doveri non siano solo enunciate ma praticate e garantite. Per tutte queste ragioni ci siamo e ci saremo a Roma e continueremo ad esserci in tutto il paese».
L’appello dei promotori della manifestazione nazionale del 24 febbraio
Diamo vita insieme a Roma, capitale della Repubblica nata dall’antifascismo e dalla Resistenza, ad una manifestazione che dev’essere davvero grande, popolare, pacifica, partecipata, patrimonio di quanti hanno a cuore l’inalienabile valore della libertà. Lo chiediamo a tutte le persone, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai giovani, alle ragazze, agli anziani, alle famiglie, alle comunità, indipendentemente dalle opinioni politiche, dal credo religioso e dai luoghi di provenienza.
L’Italia democratica, solidale, responsabile, civile deve alzare la testa e, unita, contrastare con gli strumenti della democrazia, del dialogo, della cultura e della partecipazione ogni deriva razzista, oscurantista, autoritaria ed ogni irresponsabile demagogia che fomenta paure, rancori, xenofobie. L’emigrazione è un irreversibile fenomeno di cui bisogna analizzare cause e responsabilità; coinvolge l’intera Europa e non si risolve con muri e barriere. La gestione delle politiche migratorie dev’essere una gestione sana e propositiva, che crei davvero le condizioni per una piena integrazione sociale nel rispetto del dettato costituzionale.
Il tragico tiro al bersaglio di Macerata contro inermi migranti conferma che il tema del razzismo e del fascismo è drammaticamente all’ordine del giorno; chi minimizza o addirittura sostiene i comportamenti criminali come la tentata strage è allo stesso modo corresponsabile della diffusione di pulsioni razziste e fasciste oggi presenti in segmenti per fortuna minoritari della popolazione. Ma esiste un’altra Italia, quella del volontariato, dell’associazionismo, della convivenza, della solidarietà, delle lotte democratiche; a questa Italia noi vogliamo dare voce.
L’ininterrotta sequenza di intimidazioni e atti di violenza fascista e razzista di questi mesi, come la provocazione di Como, ha messo in pericolo la sicurezza di tutte e di tutti, che dev’essere garantita dallo Stato democratico attraverso la partecipazione popolare, la promozione dell’eguaglianza sociale, l’integrazione, la conoscenza, la formazione civile e la coesione sociale, l’attività delle forze dell’ordine.
Con la manifestazione nazionale e unitaria del 24 febbraio, dopo le iniziative dei mesi scorsi a cominciare dal 28 ottobre 2017 e dopo le manifestazioni a Macerata e in molte altre città d’Italia, si deve rafforzare un paziente lavoro di valorizzazione della dignità della persona, dell’apprendimento culturale fin dall’età scolare, del recupero e della trasmissione della memoria, per riaffermare il valore della Costituzione e della sua piena attuazione. Fascismi e razzismi hanno provocato nel 900 le più sconvolgenti tragedie della nostra storia. Mai più!
Per unire: solidarietà e libertà siano il perno della democrazia di oggi e di domani.