GROSSETO – Era già messo nella busta paga che sarebbe stata pagata il 26 del mese, e invece la dirigenza della Asl sud est non erogherà, agli oltre 7 mila dipendenti (esclusa la dirigenza) il saldo produttività 2016 come invece aveva promesso. Soldi che i dipendenti si aspettavano di ricevere per questo mese.
A comunicarlo, con una nota sono Cgil e Cisl. La notizia è stata data alle organizzazioni sindacali durante l’incontro di oggi «Abbiamo appreso dall’Azienda che l’atteso saldo produttività 2016 non verrà erogato sullo stipendio di febbraio per non meglio chiariti “problemi tecnici” – scrivono i sindacati -. Assunto il fatto che riterremmo corretto essere informati in maniera preventiva su eventuali problematiche riguardanti il salario, di qualunque tipo esse siano, riteniamo necessario un cambio di passo nel rapporto azienda-sindacato».
«Per questo abbiamo ritenuto opportuno sospendere immediatamente tutti i tavoli di trattativa, ed informare lavoratori e lavoratrici dello stato di cose. Facciamo nostro il comunicato della RSU sulla vicenda e chiediamo alla Direzione aziendale di: dare ai lavoratori la certezza dei tempi di erogazione del saldo produttività 2016; ristabilire le corrette relazioni sindacali fondate su trasparenza e correttezza; In mancanza di urgenti risposte sulle questioni poste, ci riserviamo di intraprendere tutte le azioni che più riterremo opportune al fine di tutelare i lavoratori e le lavoratrici della USL SUD EST Toscana».
E sulla vicenda interviene anche il Nursind, il sindacato autonomo degli infermieri: «A febbraio 2018 l’Azienda sanitaria Toscana Sud-Est che riunisce i territori di Arezzo, Siena e Grosseto non ha ancora liquidato i saldi della produttività 2016, venendo meno alle proprie promesse. Né ci ha ancora comunicato l’entità dei saldi. Un atteggiamento irrispettoso dei lavoratori che ci ha portato ad abbandonare il tavolo delle trattative insieme alle altre RSU». Dichiara Claudio Cullurà, responsabile territoriale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri.
«La comunicazione del mancato saldo della produttività, che i dipendenti aspettavano nella busta paga di febbraio – spiega Cullurà – è avvenuta questa mattina, con decisione unilaterale, per non meglio specificati motivi tecnici. Il sospetto è che l’Azienda sanitaria stia prendendo tempo, approfittando di un periodo delicato per le RSU, destinate a rinnovarsi nei prossimi mesi. Ma non abbiamo intenzione di restare a guardare: nelle prossime settimane potremmo valutare lo stato di agitazione aziendale».