GROSSETO – La Bolkestein continua a preoccupare gli ambulanti. Troppe ancora le criticità e i nodi irrisolti. Per questo Anva Confesercenti Grosseto ha organizzato un incontro con il presidente nazionale dell’Associazione nazionale del commercio su aree pubbliche, Maurizio Innocenti, per fare il punto sullo stato dell’arte.
All’assemblea, molto partecipata segno che l’argomento è di forte attualità tra gli abulanti, era presente anche il coordinatore regionale Anva Gianluca Naldoni. Innocenti e Naldoni hanno illustrato la situazione da un punto di vista normativo, come anche quali saranno le prossime azioni che la categoria metterà in campo per cercare di recuperare la complessa situazione generata dalle novità della legge di bilancio, con la proroga al 2020 delle concessioni e la modifica dei criteri di selezione dell’intesa Stato-Regioni.
«Con il provvedimento ‘Salva ambulanti’ ci troviamo di fronte ad un vero e proprio ‘nonsense’, che non solo getta ancora di più nel caos il settore del commercio su aree pubbliche, ma lo degrada in modo inaccettabile, privandolo della dignità imprenditoriale e trasformandolo in un’attività marginale, che esiste solo per garantire i livelli di occupazione». Ha affermato Innocenti.
«Ciò comporterà – prosegue il presidente Anva -, oltre al disallineamento temporale fra concessioni già assegnate e quelle da assegnare, che i due gruppi avranno anche criteri di selezione ben diversi tra loro: chi ha già partecipato ai bandi emessi dalle Regioni più virtuose vedrà applicarsi i criteri previsti dall’Intesa del 2012. Al contrario, le concessioni da assegnare verranno valutate con altri parametri, che niente hanno a che fare con la moderna attività imprenditoriale».
Secondo Anva Confesercenti l’obiettivo è «far fare marcia indietro sulle nuove disposizioni, la proroga e soprattutto i nuovi criteri introdotti specie quello che vuole limitare il numero dei posteggi che ogni ambulante può avere in concessione, e quello che prevede che la priorità, nelle riassegnazioni, tenga conto del fatto che un posteggio sia fonte primaria di reddito: criteri assurdi e di difficile applicazione. L’obiettivo è poi che i bandi che sono già stati effettuati da alcuni Comuni (nove in provincia di Grosseto: Grosseto, Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo, Montieri, Castiglione della Pescaia, Magliano in Toscana, Isola del Giglio) vengano portati a conclusione per dare certezza alla categoria».